Attualità
Varallo non si rassegna a perdere il treno: «Alzeremo la voce in Regione»
Varallo non si rassegna a perdere il treno e si appella ai consiglieri regionali valsesiani.
Varallo non si rassegna a perdere il treno
La riapertura della Novara-Varallo al trasporto pubblico non può essere accantonata per l’ennesima volta. Ne è convinto il vice sindaco di Varallo Pietro Bondetti, che lancia un appello ai “nostri” consiglieri della maggioranza che siedono a palazzo Lascaris a Torino.
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Ferrovia ancora in perfette condizioni
«La nostra ferrovia è in perfette condizioni, non è una linea ancora da ripristinare – sottolinea Bondetti – e assolutamente non può venire trasformata in pista ciclabile. Fino a prima della pandemia vi transitavano ogni anno una dozzina di treni storici trasportando migliaia di passeggeri. Di conseguenza è inaccettabile, vista la attuale situazione critica dei trasporti pubblici, che un amministratore regionale sostenga che non può essere presa in considerazione la riapertura della nostra linea al servizio passeggeri. Bisogna provarci, insistere, darsi da fare per raggiungere l’obiettivo».
Lo chiedono i cittadini
«Ricevo molte richieste da parte dei cittadini, persone che mi fermano anche per strada per dirmi che bisogna lottare per riottenere il treno. In neanche un’ora si è a Novara, con i pullman ci vuole molto di più. E quindi il problema è: non ci sono fondi o non li si vogliono trovare? Non penso sia impossibile dirottare una parte di risorse destinate al trasporto pubblico su gomma su quello a rotaia».
Da qui l’appello ai consiglieri regionali valsesiani: «È importante che su questo argomento Carlo Riva Vercellotti e Angelo Dago facciano più che mai la loro parte – sostiene Bondetti -. Sono stati eletti dai valsesiani ed è giusto che si impegnino per il bene del territorio. Per questo li esorto a ribadire con l’assessore Gabusi l’importanza di riaprire al trasporto pubblico la Novara-Varallo in tempi rapidi. Buonanno su questo è stato un grande maestro, si impari da lui, altrimenti non si faccia l’amministratore pubblico».
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Guido
4 Febbraio 2021 at 21:08
Quando anche qui da noi gli effetti del global warming si faranno sentire SUL SERIO allora sarà giocoforza riaprire TUTTE le linee ferroviarie sospese in quanto il treno è l’unico mezzo di trasporto pubblico che può sottrarre “passeggeri”alle auto xchè più veloce, sicuro, comodo, ed in grado di sostenere la cosiddetta mobilità attiva grazie alla possibilità di caricare bici, monopattini,…
In questo senso prima capiamo queste cose e meglio è per l’ambiente
fabrizio
6 Febbraio 2021 at 12:08
Il problema secondo il mio pensiero per ottenere dei risultati in qualsiasi sede dove c’è di mezzo la politica, ci vuole preparazione capacità nel farsi ascoltare portando con grande impegno le priorità dei cittadini.senza criticare a priori nessuno, mi pare che alla Valsesia manchi una figura autorevole che sappia politicamente contare qualcosa nelle sedi opportune.Di riaprire la ferrovia alla Regione non interessa, se fosse un problema legato alla zona del basso Piemonte sicuramente sarebbe una priorità. Buona Giornata