Seguici su

Attualità

Varallo parla la nuova Cecca: già un successo vedere il carnevale in strada

Pubblicato

il

Una Cecca che unisce il comitato carnevale di Varallo centro e quello dei Dughi. Serena Ratti è cresciuta nell’ambiente dei Dughi di Varallo Vecchio nel quale tutta la sua famiglia milita da generazioni.

Varallo parla la nuova Cecca

il nonno, Renato Miglio, è stato per molti anni presidente del gruppo e ora la stessa carica è rivestita dal figlio Sergio, zio di Serena. «Questo ruolo – spiega la neo Cecca – finalmente mi dà la possibilità di sottolineare l’importanza di considerare, nello specifico i due gruppi, come parte di un unico carnevale, quello varallese, senza divisioni nette. La tradizione dice che la Cecca è la regina dei Dughi e dei Falchetti».

Una presentazione anomala, rispetto alla tradizione, quella della Cecca 2022, la cui identità è stata svelata domenica non nel corso del “Gran Ballo della Cecca” ma per la prima volta in una piazza Vittorio gremita di un pubblico festante. Un’esperienza unica per la nuova regina del carnevale varallese che è nata nel 1994 e lavora come cameriera al “Caffè Roma”. E al pubblico più vicino al palco non è sfuggito l’abbraccio tra la Cecca e la nonna in prima fila, Maria Grazia Rastelli, che ha espresso tutta la sua emozione e il suo orgoglio: «Due delle mie nipoti sono le regine del carnevale di Varallo. Una come Cecca e l’altra come Duga».

Cosa significa interpretare la Cecca in questo carnevale così anomalo?

Essere la Cecca in questo momento storico per me assume ancora più significato perché ora il desiderio del ritorno alla normalità è sempre più forte e il poter tornare a vivere il carnevale è un traguardo. Sicuramente questa esperienza sarà diversa da quella vissuta da tutte le altre ragazze che hanno interpretato la consorte di Marcantonio, ma sono contenta perché assume un significato più speciale. Tutti gli eventi sono concentrati in una “settimana di fuoco” ma si tratta delle tappe più significative del carnevale varallese: l’incontro con i più piccoli e con gli anziani e l’appuntamento con la Paniccia”.

Come hai reagito alla richiesta di essere la nuova Cecca?

La richiesta da parte di Marcantonio è arrivata il 4 dicembre. Era sera e mi stavo rilassando dopo una giornata di lavoro quando mi arriva un messaggio di Gianni Nettis dove mi dice che dovevamo parlare. Non riuscivo a realizzare bene la cosa e ho subito chiamato mia madre che mi ha confermato il significato di quel messaggio. Confesso di aver risposto a Gianni che quella sera non potevamo sentirci perché avevo un impegno, invece ho voluto prendermi del tempo per metabolizzare il tutto e il giorno successivo ci siamo sentiti.

Una lunga attesa prima di essere proclamata in pubblico… Sofferta?

Quando è arrivata la notizia delle nuove restrizioni e della sospensione del carnevale ovviamente ho provato tristezza pur sapendo che era una cosa necessaria. Quando mi è stato chiesto se avessi voluto correre il rischio di essere Cecca anche solo per un’uscita ho riflettuto molto e ho accettato chiedendo che per quell’ipotetico unico evento fosse garantita la presenza dei bambini e degli anziani, coloro che hanno più bisogni di spensieratezza e di un sorriso in più. La presentazione di domenica è stata un’esperienza davvero intensa, speciale perché, a differenza delle altre proclamazioni, sono stata accolta da un pubblico numerosissimo composto dai più piccoli e da tanti di coloro che normalmente, per svariati motivi, non prendono parte al “Ballo”. Mi auguro che ogni Cecca possa vivere un’esperienza simile.

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *