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Varallo protestano gli allevatori: basta coi lupi, la specie a rischio siamo noi | VIDEO

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Varallo protestano gli allevatori: basta coi lupi, la specie a rischio siamo noi. Manifestazione con striscioni e campanacci davanti al teatro Civico, dove era in programma un convegno dedicato ai predatori.

Varallo protestano gli allevatori: basta coi lupi, la specie a rischio siamo noi

Altro che convivenza pacifica. Per gli allevatori della Valsesia la presenza del lupo è solo e unicamente un problema. Che tra l’altro mette a rischio la sopravvivenza stessa delle piccole aziende, costrette a dotarsi di strumenti di protezione in ogni caso sempre più spesso attaccate dal predatore. Per questo nella mattinata di ieri, mercoledì 29 luglio, decine di allevatori hanno manifestato davanti al teatro Civico di Varallo, dove era in programma un convegno dedicato appunto alla presenza del lupo sulle Alpi.

«Vanne bene gli studi, e nulla di “personale” contro i lupi, predatori per loro natura – spiegano i manifestanti -. Ma dobbiamo far capire che adesso la specie a rischio siamo noi». Non sono mancati anche momenti di tensione tra qualche manifestante e i partecipanti al convegno. Da ricordare che di recente il Ministero aveva posto il veto sull’abbattimento di alcuni capi.

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7 Commenti

1 Commento

  1. Osvaldo

    30 Luglio 2020 at 8:06

    Lupi predatori per natura, ma quando noi andiamo in montagna e veniamo attaccati dai cani liberi dei pastori, cosa siamo prede ?

    • Laki

      31 Luglio 2020 at 7:12

      Sono d’accordo Osvaldo!
      L’altro giorno facevo in bici La ciclabile mera/rassa ,a un certo punto superando un gregge dì animali mi corre dietro un cane.
      La reazione del pastore? Una bella risata e là battuta,cosa venite a rompere!
      Quindi credo che i Lupi possono vivere liberi come loro natura e i pastori, che naturalmente non generalizzo,ma alcuni basta che ci mettano un po’più di impegno e non stare distesi all’ombra facendo lavorare i cani

  2. alessandro belviso

    30 Luglio 2020 at 9:56

    anche i maremmani sono un problema. pagate subito i predati. non si possono uccidere tutti i lupi che sono già pochi

  3. Claudio

    30 Luglio 2020 at 18:42

    Credo che: di “puttanate” ne ho lette (e ascoltate), un po’ da tutte le parti, su “quest’argomento”, negli ultimi dieci anni ormai! Ma che, in Valsesia, x due lupi si faccia tutto ‘sto “can-can”, siam proprio”fuori di testa, mi sa”! Chissà in “Abruzzo”, dove i lupi sono in alto numero…(circa 2000 esemplari “stimati” in tutt’Italia di cui…1700 sugli “Appennini” e 300 sulle “Alpi”!)
    Quest’anno è stato documentata la presenza del primo branco nel Piemonte settentrionale in Valsessera, provincia di Biella!
    Ricordiamoci che i lupi “SONO” nel suo habitat naturale…siam noi, che occupiamo “il loro giusto spazio”. Questo mestiere, lo si vuol fare? Bene! Allora “si impari” il giusto mestiere di agricoltore, che i nostri poveri vecchi facevano…mai e poi mai…abbandonavano il loro bestiame di notte…(e cinquant’anni fa, il lupo “non esisteva”. Ma la montagna, ha con se altri pericoli…e l’agricoltore “di un tempo lo sapeva bene…”), essi prima del buio, chiamavano a se i loro cani, e si partiva, per radunar gli animali, e portarli “al sicuro” in cascina, fino al mattino susseguente!
    “PERCHÈ QUESTO AD OGGI NON SI FA PIÙ”?
    Perchè ora, si ha “l’abitudine” di “abbandonare le greggi” per GIORNI INTERI? Questo “va detto”…
    Poi, ci sono i cani “appositi”, che dei lupi manco han paura…tanto che…si fanno addirittura ferire, pur di “salvare il gregge”!

    • losvaldo

      1 Agosto 2020 at 9:01

      Una volta I pastori avevano cani che radunavano i Gregg, oggi hanno I cani che attaccano la gente che va a spasso in montagna. LASCIATE I LUPI IN PACE, DEVONO VIVERE ANCHE LORO E DEVONO PUR MANGIARE.! ! !

      • Claudio

        2 Agosto 2020 at 15:40

        Se un turista non s’avvicina al gregge, il cane “manco fa una piega”! Basta allontanarvisi, e non accade nulla! Semprechè non vi si abbia con se “biciclette” (per cui, “è consigliato SCENDERE” e proseguire per un pò, a piedi). O se si ha con se un cane, allora “lo si deve possibilmente prender in braccio” (semprechè esso non sia un “molosso”), in questo caso… utilissimo tenerlo “molto vicino a se”.
        Comunque, “EVITARE ASSOLUTAMENTE DI AVVICINARVISI, sia al cane maremmano, che al gregge”!
        Sono poche e ragionevoli norme per una buona e giusta “condivisione”…considerando che, la montagna (attualmente) è “di tutti”. (Nessuno escluso!)

  4. alessandro belviso

    31 Luglio 2020 at 12:13

    ci sono alcuni che pensano che le terre dei monti siano a loro disposizione per portarci pecore (e maremmani), cibo preferito dai lupi, che nei tempi passati non c’erano, i valligiani avevano mucche.
    poi si possono comprendere i mutamenti ma non le pretese assolute sulla res publica

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