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Vuoi pescare nel lago Maggiore? Devi pagare una tassa del 1400 ai Borromeo
Vuoi pescare nel lago Maggiore? Devi pagare una tassa del 1400 ai Borromeo. Milena Gabanelli sul Corriere della Sera ha portato alla ribalta una tassa che ben conoscono tutti i pescatori del Verbano.
La tassa per pescare
50 euro per i pescatori dilettanti e ben 3500 per i professionisti. E’ questo quanto deve pagare chi vuole prendere del pesce nelle acque del Lago Maggiore (fatta eccezione per la parte svizzera). Sembra un’assurdità ma è tutto a norma di legge.
La tassa del 1400
I diritti esclusivi di pesca in mano alla famiglia Borromeo risalgono all’Alto Medioevo, più precisamente alla metà del 1400. All’epoca, Filippo Maria Visconti concesse a Vitalino Borromeo diverse proprietà, tra cui quella di Arona e Cannobio, con tacita annessione dei diritti in esclusiva sulle acque. I diritti di questo tipo erano noti nell’alto medioevo ma la particolarità del lago Maggiore è che questi si sono estesi “a dismisura” fino ai giorni nostri.
Nel 1931 poi, un decreto del ministro per l’Agricoltura ha ribadito tali diritti, ma ad una condizione: la famiglia Borromeo avrebbe dovuto occuparsi della protezione della fauna ittica. A tal proposito, Vitaliano Borromeo afferma che tali doveri siano pienamente rispettati grazie a diverse attività che vengono svolte regolarmente.
“Tuteliamo il lago e lo Stato riconosce il nostro diritto” fa sapere il principe Vitaliano Borromeo.
Quanto ci guadagnano i Borromeo?
46mila euro dai dilettanti e 30mila dai professionisti per un totale di 76mila euro di tasse incassate dal principe Vitaliano Borromeo all’anno.
Il pagamento avviene attraverso la Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee) che tramite la sezione locale prende in affitto i diritti con contratti triennali e fa pagare ai pescatori 50 euro extra con apposito bollettino.
La protesta dei pescatori
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Alessandro
14 Ottobre 2022 at 8:41
E perchè mai questa cosa dovrebbe essere oggetto di notizia e “scandalo” (a giudicare dal tenore dell’articolo)? E’ tutto a norma di legge e per quanto il privato o peggio ancora la nobiltà siano malvisti in Italia (e questo principalmente o unicamente da certe correnti di pensiero di sinistra) quando in qualche modo hanno a che fare con la “cosa pubblica”. I Principi Borromeo si occupano con successo di gestire la tutela del lago dal 1400 e in modo ufficiale dal 1931. E’ un arco di tempo ragguardevole, ed è piuttosto difficile trovare qualche istituzione Statale che operi altrettanto bene altrettanto a lungo.