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Addio a Giuseppe Veziaga, padre della Cisl in Valsesia

Ieri il funerale nella chiesa parrocchiale di Aranco a Borgosesia.

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Addio a Giuseppe Veziaga, padre della Cisl in Valsesia. Ieri il funerale nella chiesa parrocchiale di Aranco a Borgosesia.

Addio a Giuseppe Veziaga, padre della Cisl in Valsesia

E’ stato celebrato nel pomeriggio di ieri, martedì 22 marzo, il funerale di Giuseppe Veziaga, considerato il “padre” del sindacato Cisl in Valsesia. Aveva 82 anni e da tempo lottava contro la malattia, nei mesi scorsi poi le sue condizioni erano peggiorate. Si è spento all’Hospice di Gattinara dove era stato ricoverato.

L’uomo ha lasciato la moglie Maria Adelaide, i figli Paolo e Luca con Tiziana, la sorella Valeria e il fratello Giancarlo con le rispettive famiglie. Il funerale viene alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Aranco a Borgosesia, la città dove è nato e cresciuto. L’uomo però abitava da anni a Grignasco con la famiglia.

L’impegno nel sindacato

Giuseppe Veziaga aveva iniziato a lavorare alla “Lora & Festa” di Borgosesia. Venne notato da Giulio Pastore, storico ministro valsesiano e fondatore della Cisl, e fu avviato a creare a sua volta una sede Cisl in Valsesia. Fu Pastore a inviarlo a Firenze per diversi mesi a un corso di formazione che gli servì molto nella sua attività professionale. Tornò quindi dall’esperienza con la carica di dirigente all’interno del sindacato. Divenne segretario della Cisl Vercelli-Borgosesia.

Il ricordo dell’amico

Lo ricorda l’amico Ferruccio Baravelli, a sua volta per anni impegnato con la Cisl: «Era il 1986 e lavoravo alla “Poli”. All’epoca ero riuscito a portare avanti particolari importanti conquiste sindacali, come la mensa fresca, una giornata dei dipendenti a una fiera per arricchirsi dal punto di vista professionale. Furono Veziaga ed Elio Bertoli, suo braccio destro, a invitarmi a pranzo e propormi di uscire dalla fabbrica per seguirli alla Cisl. Per me sono stati due maestri. Certo, abbiamo avuto alcuni scontri, ma abbiamo sempre trovato la soluzione rimanendo amici perchè in fondo le discussioni sono fatte per trovare la soluzione migliore e non sono mai fini a se stesse».

E racconta un aneddoto: «Quando arrivò in Valsesia Franco Marini, mi presentò con queste parole “ha una testa matta ma è riuscito a fare più iscritti di tanti altri”. Questo era Giuseppe Veziaga e di lui avrò sempre un bel ricordo».

Baravelli e Veziaga si ritrovarono poi nel Cai Varallo di cui il secondo fu vice presidente. La montagna infatti era un’altra sua grande passione.

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1 Commento

1 Commento

  1. Gianni Bertoli

    22 Marzo 2023 at 11:01

    sentite condoglianze ala famiglia

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