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Borgosesia, la cabina elettrica blocca l’ampliamento dell’asilo
La struttura va spostata: «Un intoppo assurdo che farà aumentare i costi di 210mila euro».

Borgosesia, la cabina elettrica blocca l’ampliamento dell’asilo. La struttura va spostata: «Un intoppo assurdo che farà aumentare i costi di 210mila euro».
Borgosesia, la cabina elettrica blocca l’ampliamento dell’asilo
L’ampliamento dell’asilo nido comunale di Borgosesia finisce sotto la lente dell’opposizione. E’ il gruppo “Insieme per Borgosesia” a far emergere la modifica al progetto iniziale (per la necessità di spostare una cabina elettrica) con il conseguente aggravio di costi. E soprattutto con l’urgenza di concludere i lavori entro una certa data (marzo 2026) con il rischio di vedersi revocare il finanziamento assegnato con il Pnrr.
La nuova ala dell’asilo nido di via Fornace consentirà di avere 24 posti in più. I lavori, già assegnati, prevedono una spesa di 720mila euro, comprensiva sia dell’intervento edilizio che del progetto e degli arredi, coperta da un finanziamento di 576mila euro da fondi Pnrr, e il resto con fondi comunali.
L’intoppo della cabina elettrica
Sin qui tutto bene, poi l’intoppo da cui prende forma la questione sollevata dai consiglieri Giovanni Donati e Marco Antoniotti. «I lavori avviati a metà dicembre sono stati immediatamente sospesi per la presenza di una cabina elettrica da spostare e di sottoservizi non rilevati in sede di progettazione che sono stati riscontrati a seguito a una videoispezione commissionata dal Comune».
E tutto ciò comporta «la sospensione dei lavori, con una modifica al progetto iniziale e conseguente aumento dei costi contrattuali di quasi 210mila euro – proseguono i due esponenti della minoranza -. Una situazione che porta l’amministrazione ad approvare una variante tecnica e supplettiva. E che fa aumentare il costo per le casse comunali da 144mila euro a 334mila, ossia più del doppio di quanto preventivato all’origine».
Un problema che è “sfuggito” a molti
Una situazione (aumento dei costi e tempistica da rispettare) che dà origine a una serie di osservazioni da parte di Donati e Antoniotti.
«La prima riguarda la qualità del servizio di progettazione svolto da uno studio di architettura con affidamento diretto: possibile non essersi accorti della presenza di una cabina elettrica da spostare e dei sottoservizi? E analogamente, possibile che in sede di approvazione definitiva, i tecnici comunali e la stessa giunta non si siano accorti delle lacune dello stesso? Risulta difficile immaginare che non si veda l’esistenza di una cabina elettrica nell’area del previsto ampliamento».
Tra di fatto che tutto ciò ha comportato la sospensione dei lavori per mesi, con la necessità di dover poi “correre” per rispettare i termini del bando.
In chiusura, i consiglieri di Insieme per Borgosesia si chiedono se «considerato che è la stessa giunta comunale ad evidenziare che le problematiche sono da imputare a “scelte progettuali non ottimali rispetto al contesto”, siano state prese in considerazione, o lo saranno, azioni nei confronti dei progettisti e dei responsabili per rivalersi dei maggiori costi».
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