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Borgosesia, protesta social per la mensa scolastica. Il Comune garantisce maggiori controlli

Molte famiglie si lamentano per la qualità del cibo servito agli alunni.

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Quarona aiuta le famiglie e non aumenta il costo dei buoni mensa

Borgosesia, protesta social per la mensa scolastica. Il Comune garantisce maggiori controlli. Molte famiglie si lamentano per la qualità del cibo servito agli alunni.

Borgosesia, protesta social per la mensa scolastica

«La mensa scolastica a Borgosesia è diventata un incubo. Ieri bastoncini di pesce praticamente crudi e immangiabili, l’altra settimana riso scotto, pere che se tirate contro il muro lasciavano il segno… Tante chiacchiere tante promesse ma a scuola i nostri figli sono costretti a mangiare quel che passa il convento o per la maggior parte delle volte scegliere tra il primo o il secondo il meno peggio».

E’ uno dei tanti commenti che nei giorni scorsi sui social hanno preso di mira la mensa scolastica di Borgosesia. Ricordando, tra l’altro, che solo da pochi mesi è pure aumentato il costo del servizio.

Il Comune: controlli costanti

«Da ottobre abbiamo affidato ad un tecnologo alimentare l’incarico di effettuare controlli accurati sia nel centro cottura di Fontaneto che durante il servizio mensa nelle scuole – spiega il sindaco Fabrizio Bonaccio -. Senza dimenticare la commissione mensa, e inoltre anche noi amministratori facciamo di tanto in tanto dei blitz per verificare la qualità e la quantità del cibo che viene servito ai bambini. Il Comune è dunque costantemente impegnato in azioni di vigilanza e controllo».

Il tecnologo alimentare individuato dalla giunta comunale è il dottor Fabrizio Quaglia di Novara: «Il suo lavoro consiste nell’effettuare sopralluoghi a cadenza regolare per verificare la qualità del cibo e la sua conformità a quanto concordato con l’amministrazione e indicato nel menù – viene spiegato -. Controlla poi il servizio e la qualità del centro cottura. Al termine di ogni sopralluogo, produce un report che contiene la valutazione e le eventuali indicazioni di aggiustamento. Ed è successo che talvolta abbia rilevato difetti nella temperatura e nella qualità degli alimenti, rilievi che inoltriamo immediatamente alla ditta titolare del servizio, ricevendone in risposta garanzia di tempestivo intervento, e a cui facciamo seguire successivi controlli».

“Quando siamo andati noi il cibo era buono”

Occasionalmente gli stessi amministratori testano la qualità del cibo della mensa: «La scorsa settimana sono stato a pranzo con i bambini alle scuole del centro – riporta Bonaccio -, mentre il vice sindaco Eleonora Guida è stata alla scuola dell’infanzia di Cancino. Devo dire che entrambi non abbiamo trovato nulla che non andasse. Certo siamo consapevoli che si tratta di un servizio che dev’essere costantemente monitorato, per questo siamo sempre a disposizione dei genitori per recepire eventuali lamentele e sollecitare di conseguenza l’azienda che fornisce il servizio».

Per quanto riguarda l’aspetto dei rincari delle tariffe del servizio, il primo cittadino osserva come «in occasione degli ultimi due aumenti, che si sono verificati a febbraio e ad aprile, il Comune ha integrato l’intera differenza, tanto che per non gravare sulle famiglie, l’amministrazione eroga 115mila euro all’anno per andare a coprire i costi totali del servizio».

In futuro i pasti cucinati in zona

Il prossimo sarà aperta una nuova gara d’appalto pluriennale, nella quale sarà compresa anche la gestione del servizio di cottura comunale: «Stiamo per realizzare il centro cottura nei locali del vecchio ospedale di piazzale Lora – conferma Bonaccio -: con la cottura dei pasti sul posto, i tempi di trasporto alle scuole saranno azzerati, con ovvie ricadute positive sulla temperatura e la qualità degli alimenti».

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