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Borgosesia ricorda Emilio, titolare della “Dafne” di Foresto

Il suo ristorante è punto di riferimento per molti escursionisti che salgono sul monte Tovo.

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Borgosesia ricorda Emilio, titolare della “Dafne” di Foresto. Il suo ristorante è punto di riferimento per molti escursionisti che salgono sul monte Tovo.

Borgosesia ricorda Emilio, titolare della “Dafne” di Foresto

Il suo locale alla Costa di Foresto è spesso tappa di coloro che scendono a valle dopo una camminata sul Tovo. Con la famiglia lo ha gestito per decenni, sapendo farsi apprezzare. Ora in tanti ricordano Emilio Scalcon, titolare del ristorante “La Dafne”: l’uomo è morto a 70 anni.

Il funerale è stato celebrato la scorsa settimana nella chiesa parrocchiale di Foresto, la frazione dove abitava da sempre e dove conduceva l’attività di famiglia.

Gli inizi come falegname

In gioventù Scalcon aveva lavorato nella falegnameria di Piergiorgio Tiramani, impiego che aveva mantenuto per una ventina d’anni sino alla decisione di affiancare la moglie Lucia Beltrametti nella conduzione del ristorante alla Costa di Foresto. Da allora i coniugi hanno proseguito l’attività di ristorazione, la moglie in cucina e lui addetto al servizio in sala.

Tanti anni dedicati con passione e dedizione al locale di famiglia che hanno permesso alla coppia di conquistare una clientela affezionata, non solo per pranzi e cene quanto per le sostanziose merende che attendevano chi scendeva dal Tovo. Anche per questo la notizia della scomparsa di Scalcon, avvenuta per un male contro cui stava combattendo da tempo, ha destato cordoglio e commozione tra quanti lo conoscevano.

E che oggi lo ricordano come una persona buona, solare, di compagnia, dopo averlo accompagnato per l’ultimo saluto nella chiesa di Foresto.  Oltre alla moglie Lucia, Scalcon ha lasciato i figli Raffaella, che lavora come operatrice di socioassistenza, e Manuele, e la mamma Gemma.

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