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Chiusura del punto nascite di Borgo: «Decisione politica che penalizza la Valsesia»
Opposizioni all’attacco dopo l’annuncio dell’Asl: «Alla fine la verità è venuta fuori».

Chiusura del punto nascite di Borgo: «Decisione politica che penalizza la Valsesia». Opposizioni all’attacco dopo l’annuncio dell’Asl: «Alla fine la verità è venuta fuori».
Chiusura del punto nascite di Borgo: «Decisione politica che penalizza la Valsesia»
La giunta regionale del Piemonte e l’Asl Vercelli hanno ufficializzato per oggi, lunedì 6 ottobre, la cessazione delle attività del punto nascite di Borgosesia. La decisione è stata formalizzata con una delibera approvata il 30 settembre, che conferma – secondo la consigliera regionale del Pd Simona Paonessa e il consigliere comunale di Borgosesia Giovanni Donati – quanto già temuto nei mesi scorsi.
«Avevamo parlato di una chiusura mascherata da riorganizzazione, e purtroppo avevamo ragione», affermano i due esponenti. Nel documento regionale si legge infatti che è previsto di “avviare, in ottemperanza alle disposizioni della normativa nazionale e regionale vigenti, il processo di riorganizzazione dei punti nascita nella Regione Piemonte attraverso la cessazione, entro sei mesi, delle attività del punto nascita di Borgosesia dell’Asl Vercelli”, in quanto il presidio «presenta numeri di parti costantemente al di sotto dei mille casi negli ultimi cinque anni».
“Altri punti nascite sono sotto la soglia”
La delibera incarica inoltre la Direzione generale dell’Asl Vercelli, insieme alla Direzione regionale sanità, di definire entro trenta giorni un progetto operativo per la riorganizzazione dei servizi legati alla maternità, comprese le attività di emergenza ostetrica e di assistenza pre e post parto.
Per Paonessa e Donati si tratta di «una scelta che penalizza un intero territorio» e che ha anche «una forte valenza politica». «Ci sono altri punti nascita con numeri inferiori alla soglia ministeriale – aggiungono – ma nessuno ne ha disposto la chiusura. È una doppia beffa da parte di chi per anni ha ripetuto lo slogan “nessuna chiusura” pur sapendo come sarebbe andata a finire».
I nuovi servizi in programma
I due amministratori valsesiani sottolineano infine la necessità di garantire servizi sanitari di qualità per il territorio. «L’assessore regionale alla sanità Riboldi ha promesso nuovi servizi per la sanità valsesiana: vigileremo perché le promesse si traducano in realtà e i cittadini possano contare su un’assistenza vicina e adeguata ai loro bisogni».
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