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La Lega: non siamo contrari al piano per l’ospedale, ma non vogliamo bugie

Sul “Santi Pietro e Paolo” un intervento del segretario provinciale Daniele Baglione.

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La Lega: non siamo contrari al piano per l’ospedale, ma non vogliamo bugie. Un intervento del segretario provinciale Daniele Baglione.

La Lega: non siamo contrari al piano per l’ospedale, ma non vogliamo bugie

Da Daniele Baglione, segretario provinciale della Lega, riceviamo e pubblichiamo un intervento sui progetti dell’ospedale di Borgosesia.

«E’ naturale che quando si parla di sanità a livello territoriale ci sia attenzione a livello massimo. Ed è perciò naturale che quando uno fa l’amministratore, al sentire della notizia di chiusura di un punto nascite, non possa che non essere contento. Perchè l’obiettivo primario è tutelare l’interesse della propria comunità.

«Soprattutto nel momento in cui il termine “chiusura” non viene utilizzato ma si parla di “rimodulazione” del servizio, perchè questo potrebbe determinare una illusione. Rimodulare, infatti, non significa chiudere. Se invece ci si fosse seduti tutti a tavolino e si fossero messe le basi per quello che dovrebbe essere un vero e proprio rilancio della sanità, non solo valsesiana ma territoriale, allora probabilmente quello che è stato un misunderstanding non sarebbe avvenuto e si sarebbero potuti raggiungere risultati anche migliori; però, ribadisco, lavorando insieme a tutte le forze politiche

Obiettivo comune: un vero ospedale

«Detto questo, l’obiettivo primario è quello che il nostro ospedale rimanga in quanto tale; e perchè questo avvenga occorre che a Borgosesia si possa e si debba operare, non solo ci si possa far visitare. Ben vengano tutti i servizi annunciati. Ma l’utilizzo delle sale operatorie è ciò che fa e farà davvero la differenza.

«Detto questo, è encomiabile l’impegno dell’assessore regionale Federico Riboldi nell’essere spesso nella nostra valle; e dico altrettanto per la direzione Asl che si sta prodigando al massimo per tutti noi. Sulla base di questa disponibilità si possono porre le fondamenta su quanto è l’esistente se non addirittura un miglioramento ulteriore sulla visione di avere un ospedale realmente tale per sempre in Valsesia.

Basta con le chiusura

«Di chiusure ne abbiamo subìte troppe in passato e certamente non vogliamo porre le basi affinchè ne avvengano altre in futuro. Il punto nascite è un esempio tipico di come un servizio che funzionava piano piano è diventato sempre meno funzionale: non perchè la gente abbia scelto di partorire altrove o di usare poco quel servizio ma perchè piano piano quello stesso servizio ha smesso di essere valorizzato dagli stessi che lo svolgevano e via via questo ha determinato un cambiamento delle abitudini anche da parte delle persone.

«Non vogliamo accada per altro sul nostro territorio. Ben vengano anche gli interventi imprenditoriali a sostegno del pubblico quando lo stesso pubblico non può fare determinate cose. Andiamo avanti compatti con una visione ben chiara: rafforzare il nostro grande territorio».

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1 Commento

1 Commento

  1. Miki

    6 Novembre 2025 at 11:43

    Gattinara, l’unico posto al mondo dove il sindaco vive nell’ombra del vice…

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