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La pista di cross lascia una discarica: Borgosesia, beffa per i proprietari dei terreni

Verbale dei Carabinieri forestali per la bonifica. «Ma noi che c’entriamo?»

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Moto da motocross
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La pista di cross lascia una discarica: Borgosesia, beffa per i proprietari dei terreni. Verbale dei carabinieri forestali per la bonifica. «Ma noi che c’entriamo?»

La pista di cross lascia una discarica: Borgosesia, beffa per i proprietari dei terreni

Una vecchia pista da motocross in disuso da anni. Centinaia di copertoni abbandonati, un’ispezione dei carabinieri forestali. E una trentina di persone, i proprietari dei terreni, che si trovano ora a dover affrontare un problema non da poco: ripristinare lo “stato dei luoghi” ossia recuperare e smaltire rifiuti che rientrano nella tipologia “speciali”. Accade a Borgosesia in queste settimane, con i dieretti interessati che si domandano perché mai spetti a loro ripulire un’area che non hanno certo usato loro.

Tra i cittadini coinvolti, una trentina circa, c’è preoccupazione e soprattutto disappunto per dover risolvere una situazione su cui non hanno responsabilità diretta.

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Il caso della pista di Plello

Questi i fatti. La verifica dei carabinieri forestali risale ad alcuni mesi fa. E si tratta dell’area che aveva ospitato la pista da motocross di Plello, negli anni funzionante in diversi periodi, ma ora inattiva da più di un decennio.

Qui sono stati trovati numerosi copertoni che un tempo venivano utilizzati per delimitare il tracciato. Oltre ad altri residui. Il relativo verbale impone la bonifica con smaltimento dei rifiuti, compito che secondo la legge spetta ai proprietari dei terreni, avvisati del procedimento attraverso il Comune.

Una doccia fredda del tutto inattesa. Una trentina di cittadini si trovano nella condizione di dover intervenire per ripulire l’area: alcuni di loro, peraltro, anche ignari di essere proprietari di terreni in quella zona.

Il ruolo del Comune

Anche l’amministrazione comunale sta seguendo la vicenda, e ha già convocato incontri con i cittadini coinvolti.

«Il verbale dei carabinieri forestali indica l’area e impone al Comune di individuare i proprietari per la notifica delle operazioni di bonifica da svolgere – spiega il vice sindaco Eleonora Guida -. Comprendendo le difficoltà a cui sono chiamati, abbiamo già svolto almeno una decina di incontri per cercare di aiutare i proprietari. Ci rendiamo conto che sono in buona fede e che non hanno responsabilità su quanto accaduto, per questo li abbiamo invitati a cercare ogni documentazione che possa certificare chi ha realizzato la pista. La situazione è complicata in quanto manca qualsiasi documento ufficiale. Per andare incontro ai cittadini, la forestale si è resa disponibile a prolungare i tempi di intervento. Prolungati ma non annullati: purtroppo la legge impone che la questione venga sanata».

Sul caso, Guida evidenzia come «il Comune non ha un ruolo diretto: dal Comune non è partita alcuna segnalazione, siamo parte in causa solo come collegamento con i cittadini».

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