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Medici e infermieri da Israele per l’ospedale di Borgo: 39 nomi in lista
Anche il sindaco Fabrizio Bonaccio chiede interventi efficaci dopo i concorsi dell’Asl andati deserti.
Medici e infermieri da Israele per l’ospedale di Borgo: 39 nomi in lista. Anche il sindaco Fabrizio Bonaccio chiede interventi efficaci dopo i concorsi dell’Asl andati deserti.
Medici e infermieri da Israele per l’ospedale di Borgo: 39 nomi in lista
Non è più solo un’idea, ma un progetto già avviato. Si tratta di “utilizzare” medici e infermieri israeliani per garantire i servizi sanitari dell’ospedale di Borgosesia. Anche perché servono soluzioni nuove: nelle scorse settimane i bandi dell’Asl per posti in rianimazione nell’ospedale di Borgosesia sono andati deserti. L’azienda sanitaria tenterà ancora su questa strada, ma intanto ci sono altre iniziative per portare personale medico al Santi Pietro e Paolo.
Lo ha prospettao il sindaco di Borgosesia Fabrizio Bonaccio anche su Rai3 Piemonte. E la conferma arriva da Ugo Luzzati, presidente dell’associazione “Baita” che ha già fatto arrivare in Valsesia diverse famiglie israeliane. La maggior parte hanno preso casa ristrutturandola tra Varallo e Borgosesia, ma anche nei centri dell’alta Valsesia.
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I contatti con l’Asl: selezionati 39 nomi
«Abbiamo contatti avviati con l’Asl Vercelli che ci ha segnalato un bando della Regione Piemonte che permette di potare medici in Italia con un processo abbastanza rapido – spiega Luzzati -. E’ prevista l’assunzione per un anno in base alle varie affiliazioni, in questo periodo il medico o infermiere potrà iniziare a lavorare e portare avanti l’iter per il riconoscimento dei titoli e delle specializzazioni».
E i numeri sono interessanti: «Abbiamo inviato ad Asl Vercelli 64 nominativi tra medici e infermieri israeliani disposti a trasferirsi in Valsesia per lavorare. Sono state segnalate 39 persone». E l’associazione Baita sta lavorando per completare l’iter: «Stiamo raccogliendo i documenti che consegneremo all’ambasciata italiana in Israele. Saranno necessarie lettere da parte delle istituzioni per confermare il progetto e snellire le pratiche».
L’appello di Bonaccio
Qualche settimana fa sono scaduti i termini per i bandi per dieci posti indetti dall’Asl di Vercelli nell’ospedale di Borgosesia, in particolar modo per fa partire il reparto di rianimazione. Ma nessuno ha presentato domanda.
Sul Tg regionale di Rai3 il sindaco Fabrizio Bonaccio ha ribadito la necessità di rilanciare i servizi del Santi Pietro e Paolo. «Abbiamo bisogno di curarci. Ci sono 60mila persone, in questo territorio, che ne hanno il sacrosanto diritto», ha spiegato il primo cittadino alle telecamere Rai ricordando appunto il progetto per portare personale da Israele.
E il direttore generale dell’Asl Vercelli Eva Colombo nel servizio Rai ha fatto sapere: «Si tratta di una soluzione perseguibile e apprezzata, e anzi ringrazio i promotori. E’ anche percorribile? Ho chiesto all’associazione di poter formare il personale sulla lingua italiana, che è imprescindibile. Credo che ci sia uno spiraglio per attuare questa proposta nel 2025». .
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Lili
2 Ottobre 2024 at 11:55
E i ns ragazzi che hanno studiato medici si attaccano al tram perché bisogna assumere gli stranieri.Manco sanno parlare bene l. Italiano. Fate schifo
alessandro belviso
2 Ottobre 2024 at 17:56
molti medici ed infermieri (ma in pratica chiunque…)appena hanno la possibilità vanno nel privato od all’estero motivi economici, di rispetto umano e professionale che in it non sono elevati, (casi giudiziari di cronache recenti quasi a parte) ne gli stipendi ne i rapporti professionali.
invece di buttare soldi in cemento, oltre un miliardo di inutili costruzioni in piemonte su terreni per edfiici a nome ospedale in sostiuzione di già esistenti, li usino per la sanità delle cure e delle liste attesa. quella che a loro (politici) non rende…