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Cronaca

Biella, sospesi 17 sanitari non vaccinati. A Novara sospesi in 138

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Biella, sospesi 17 sanitari non vaccinati. A Novara sono in 138 tra medici, infermieri e oss.

Biella, sospesi 17 sanitari non vaccinati

Nei giorni scorsi è stata completata una prima parte delle verifiche e degli accertamenti da parte del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Biella sulla non ottemperanza all’obbligo vaccinale Covid per i professionisti sanitari del territorio, sulla base degli elenchi che la Regione Piemonte sta trasmettendo. Lo riportano i colleghi di Prima Biella.

In una nota, l’azienda sanitaria di Biella ha comunicato quanto segue.

Per coloro non in linea con quanto indicato dalla normativa nazionale, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, adottando un apposito atto previsto dalla stessa normativa (DL n. 44 del 2021) ha provveduto a comunicare all’Ordine professionale di appartenenza (se presente), al soggetto interessato e al datore di lavoro, la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implichino contatto interpersonale o in qualsiasi altra forma a rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2.

LEGGI ANCHE: Provvedimenti in arrivo per i quasi 3mila operatori sanitari non vaccinati

Le comunicazioni notificate giovedì 26 agosto sono state 17, delle quali 6 riguardanti personale dell’Asl di Biella (con decorrenza 27 agosto). Le verifiche e gli accertamenti stanno procedendo e continueranno fino a esaurimento degli appositi elenchi inviati a livello regionale, a tutela sia dell’utenza che degli operatori del settore.

A Novara sono in 138

Come riporta Prima Novara, anche nel novarese stanno per arrivare i provvedimenti di sospensione per i sanitari “no vax”. Sono 138 tra medici, infermieri e oss. L’atto determinerà la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid.

“Cambino lavoro”

Duro il commento del Presidente dell’Ordine dei Medici, Guido Giustetto.

Il rifiuto di vaccinarsi da parte di questi colleghi va contro, oltre che alle evidenze scientifiche, a diversi principi e precetti del nostro codice deontologico, che pone il medico in posizione di garanzia nei confronti dei cittadini che a lui si rivolgono. È paradossale che proprio un medico possa diventare fonte di malattia per i suoi pazienti. Vi è il diritto di non vaccinarsi? Bene, allora questi colleghi si tolgano il camice e cambino lavoro.

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2 Commenti

1 Commento

  1. barabba

    31 Agosto 2021 at 18:07

    concordo pienamente la decisione del presidente guido giustetto,

  2. TiOdio

    31 Agosto 2021 at 20:15

    Avanti così. Il tempo del dialogo è finito e gli ignoranti devono essere ripagati con durezza. E ci auguriamo che ad ogni tentativo di disturbo di pubblici servizi e minacce, seguano risposte forti da parte delle Forze dell’Ordine. I lupi da tastiera credono di essere anonimi, ma finiranno tutti davanti ad un giudice.

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