Cronaca
Chiodi e viti contro le auto dei cacciatori
La denuncia di Coldiretti: è per ostacolare l’abbattimento dei cinghiali
Chiodi e viti a punta disseminati sulle strade interpoderali contro i cacciatori che sparano ai cinghiali. A denunciare questi episodi, diventati ormai frequenti, è la Coldiretti Vercelli-Biella, che ha anche presentato una segnalazione ai vertici della prefettura: «Le aziende agricole vedono sistematicamente distrutte semine, germogli ed il cotico erboso – spiega il presidente dell’ente Paolo Dellarole -, con ingenti danni di carattere economico. Senza contare il grave pericolo che i cinghiali rappresentano per la circolazione stradale. E’ noto che la loro presenza, numerosa e invasiva, viene segnalata su strade di notevole frequenza».
Da qui la rabbia della Coldiretti verso chi cerca di fermare il lavoro dei cacciatori: «Sono fatti incresciosi e criminosi – prosegue Dellarole -. I chiodi vengono piantati nel terreno oppure disseminati lungo il percorso; è facile pensare che siano tesi a dissuadere e disturbare le azioni dei selecontrolli destinate al contenimento dei selvatici. Anche nelle province di Vercelli e Biella la sicurezza nelle aree rurali è messa sempre più in pericolo per il proliferare di animali selvatici come i cinghiali, e non solo, che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade».
Ma i problemi per i cacciatori non si fermano qua: l’altra settimana c’era anche una rappresentanza della Valsesia tra le migliaia di doppiette che si sono date appuntamento a Torino per manifestare contro la Regione. In particolare i cacciatori contestano il calendario venatorio e il divieto di caccia a pernice bianca, lepre variabile e allodola, decisi dal Consiglio regionale.
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