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Cronaca

Ghemme petti di pollo nel cestino dei rifiuti

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Ghemme petti di pollo e altri alimenti nei cestini pubblici. Il Comune: «Gesti che danneggiano l’intera comunità».

Ghemme petti di pollo nei cestini

I cestini pubblici di Ghemme ancora usati in modo improprio. Nei giorni scorsi sono stati trovati al loro interno una busta di insalata verde e una confezione di petti pollo (con scadenza 15 agosto). Insomma, c’è chi continua ad usare i cestini porta rifiuti come vere e proprie discariche. Ma stavolta è stato probabilmente superato il limite, tanto che l’amministrazione comunale ha subito pubblicato la foto sulla sua pagina Facebook, dopo che aveva fatto altrettanto un cittadino, suscitando i commenti sdegnati di altri. Le confezioni sono state ritrovate in uno dei contenitori posizionati in piazza Castello.

Un danno economico

«Qualcuno ha ben pensato di utilizzare i cestini comunali per gettarci dei rifiuti alimentari indifferenziati – dichiara l’assessore Piero Rossi – . Attualmente li stiamo controllando tutti, ma è solo un primo passo, quando sarà individuato, il responsabile piangerà lacrime amare. Contiamo sull’aiuto dei cittadini, perché questi gesti sono a danno di tutta la comunità. Se i cestini sono pieni di rifiuti non adeguati, non possono essere usati per buttare la carta, ma c’è anche un danno economico poiché non facendo la differenziata, il costo per lo smaltimento è maggiore. Sicuramente cercheremo di stare attenti e di vigilare un po’ di più». Oltre a questo caso, il Comune segnala anche che ci sono persone che mettono i sacchi bianchi nei cestini comunali e persone che si appropriano dei sacchetti per le deiezioni canine, posizionati dall’amministrazione in piazza Castello per emergenze per i proprietari che si dimenticano di portarli.

Le telecamere

«Abbiamo a disposizione telecamere fisse ad alta definizione – riprende Rossi – , sparse in paese e postazioni che gestisce il consorzio che ci possono aiutare nell’individuazione di eventuali trasgressori. Speriamo di settimana in settimana di beccare i responsabili. Al momento resta difficile individuare la data in cui è stata commessa l’infrazione, ma il cestino “incriminato” è già stato ripulito. Purtroppo non è la prima volta che nel nostro paese ci troviamo di fronte a questo tipo di problema: prima potevamo solo evidenziarlo, ora stiamo pensando a delle risoluzioni attuabili qui a Ghemme. Vogliamo provare a ridurre questo fenomeno increscioso».

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