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Cronaca

Ghemme spacciatore beccato nei boschi: arrestato

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Boschi di Ghemme

Ghemme spacciatore beccato nei boschi: arrestato. Nelle immediate adiacenze della località in cui il soggetto veniva fermato, venivano infine rinvenuti 2 macheti, una katana ed alcuni coltelli, tutti strumenti utilizzati solitamente dall’arrestato e dai suoi complici anche al fine di difendere la propria “piazza di spaccio”.

Ghemme spacciatore beccato nei boschi: arrestato

Nel corso del pomeriggio del 05 maggio, i militari della Stazione di Ghemme, coadiuvati anche da colleghi di altri reparti della Compagnia di Arona e dai Carabinieri Forestali delle Stazioni di Carpignano Sesia e Borgolavezzaro, traevano invece in arresto, all’interno di un’area boschiva prossima al centro abitato di Ghemme, un uomo di origini marocchine, S.E.C, classe 1990, pregiudicato, in Italia senza fissa dimora. In particolare, i militari, nell’ambito di un articolato servizio finalizzato a reprimere la piaga dello spaccio di droga nelle aree boschive tra Ghemme e Sizzano, sorprendevano il soggetto mentre si aggirava con fare sospetto tra gli alberi: all’atto del controllo, l’uomo opponeva immediatamente una forte resistenza, cercando anche di colpire con calci e spintoni i Carabinieri che riuscivano tuttavia a bloccarlo.

Perquisizione

Nel corso della successiva perquisizione personale il fermato veniva così trovato in possesso di circa 365 grammi di hashish, nonché di 315 euro in contanti, provento dell’attività di spaccio, e di alcuni telefoni cellulari. Nelle immediate adiacenze della località in cui il soggetto veniva fermato, venivano infine rinvenuti 2 machete, una katana ed alcuni coltelli, tutti strumenti utilizzati solitamente dall’arrestato e dai suoi complici anche al fine di difendere la propria “piazza di spaccio”. Il soggetto veniva ristretto presso il carcere di Novara in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nella giornata odierna.

Il precedente

Non è la prima volta che le forze dell’ordine beccano uno spacciatore nei boschi della zona. Una vicenda simile era accaduta nella seconda metà di aprile. 

Foto d’archivio

 

1 Commento

1 Commento

  1. Tiziano

    8 Maggio 2020 at 12:56

    Complimenti alle forze dell’ordine
    Ma spaccargli tutte le ossa era il minimo da fare

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