Cronaca
Marino Leonardi in tv: “Non odio l’assassino di mio figlio”
Marino Leonardi in tv: “Non odio l’assassino di mio figlio”. Il padre di Yoan Leonardi, il giovane uccido a coltellate da Alberto Pastore a Comignano a fine agosto, è stato ospite di I Fatti Vostri, trasmissione in onda sulla Rai.
Marino Leonardi da Magalli: “Non odio l’assassino di mio figlio”.
E’ andata in onda ieri, lunedì 16 settembre 2019, la toccante intervista al papà di Yoan Leonardi, il ragazzo ucciso a coltellate da Alberto Pastore, suo migliore amico, nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 a Comignago.
Come spiega Novara netweek.it, anche il conduttore, Giancarlo Magalli, è rimasto stupito dalla bontà e dalla comprensione mostrata da Marino Leonardi nonostante l’immenso dolore. Sullo schermo le immagini dell’abbraccio fra i genitori della vittima e quelli dell’assassino: “Incontro privo di astio e di collera – ha detto Magalli – ma pieno di dolore. In questa vicenda ci sono tre vittime: la famiglia Leonardi, quella di Pastore e la famiglia di Sara dato che è stata il motivo di questa contesa”.
Le parole del papà
“Siamo sempre stati amici con la famiglia Pastore. Abbiamo sempre cercato di fare il bene dei nostri figli: nessuno insegna qualcosa di negativo. Alberto non voleva accettare la separazione da Sara. Non si è mai rassegnato. La ragazza aveva chiesto a Yoan di mettere una buona parola, di farlo ragionare. Non c’era nessuna relazione fra di loro. N0n si era messo in mezzo, aveva la sua storia da un anno. Alberto ha visto in Yoan un concorrente. Quando sono arrivati i carabinieri a casa quella mattina pensavo a un incidente, poi mi hanno detto che Yoan non c’era più.”
Sebastiano Leonardi, fratello di Yoan
“Qualche volta discuteva con Alberto ma mai avrei pensato a questo epilogo. Due giorni prima era venuto a cena da noi, era un amico di famiglia. Yoan non conosceva nemmno da tanto la fidanzata di Alberto. Mi manca il campanello quando torna a casa che non sento più”.
E sul “perdono” di Alberto
Marino Leonardi: “Quel ragazzo per me è diventato trasparente. Mi ha tolto qualcosa di troppo grande, per me non esiste più. La trasparenza è la peggior cosa. L’odio porta odio e questo non mi interessa”.
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