Cronaca
Morire in carcere a vent’anni per un furto di auricolari
Morire in carcere a vent’anni per un furto di auricolari. Giovane si è tolto la vita dopo essere stato arrestato perché aveva rubato un apparecchio bluetooth.
Morire in carcere a vent’anni per un furto di auricolari
Un ragazzo di 26 anni si è tolto la vita nel carcere di Torino due giorni dopo essere stato arrestato per il furto di un apparecchio bluetooth. Si è impiccato l’altra notte nella cella del padiglione B, nella sezione “nuovi giunti”.
L’allarme è stato lanciato dagli agenti della polizia penitenziaria (tra cui un volontario della Croce rossa) che hanno fatto di tutto per rianimarlo per oltre 50 minuti e mantenerlo in vita. Ma non c’è stato nulla da fare.
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In attesa della decisione del giudice
Dopo l’arresto si era tenuta l’udienza di convalida, e il giudice si era riservato la decisione se tenere il giovane di origine africana in carcere o liberarlo. Ma lui non ha atteso la decisione e si è tolto la vita.
«Sono sconfortata per quanto accaduto – ha detto la direttrice del carcere Lorusso e Cutugno, Cosima Buccoliero -. Il detenuto era appena arrivato, la visita all’ingresso non aveva rilevato criticità. Non abbiamo avuto il tempo necessario per accorgerci di qualche problema e di intervenire».
Foto d’archivio
Su Prima Torino leggi “Si toglie la vita in carcere a 26 anni il giorno dopo esser stato arrestato per un furto di auricolari”
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