Cronaca
Parroco biellese di 90 anni truffato dalla “gang dei sacerdoti”
Parroco biellese di 90 anni truffato dalla “gang dei sacerdoti”. All’anziano sacerdote biellese, i truffatori hanno venduto una finta strumentazione antincendio e hanno rubato un blocchetto di assegni in bianco dai quali hanno ricavato circa 10mila euro.
Le indagini
Come riporta Prima Biella, i malviventi hanno colpito in diverse località piemontesi tra cui a Biella. Con astuti raggiri, hanno venduto al sacerdote, ad un prezzo fuori mercato, una finta strumentazione per la prevenzione antincendio della Chiesa. Durante l’azione criminosa, facendosi accompagnare a turno dal sacerdote, con una banale scusa, in un’altra stanza, i ladri riuscivano a rubare alcuni assegni in bianco che venivano poi falsamente compilati e consegnati ad un altro soggetto, pluripregiudicato, per il successivo riciclaggio. Quest’ultimo è stato identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria. Il provento del furto si aggirava intorno ai 10.000 euro.
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L’ordine di custodia cautelare
Tutta l’attività di indagine è stata coordinata e seguita dalla Procura della Repubblica di Vercelli. Dopo aver raccolto gli indizi di colpevolezza da parte della Polizia Giudiziaria, il Giudice delle indagini preliminaridi Vercelli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso cinque ordinanze di misure cautelari. I quattro componenti della banda, tre uomini ed una donna, tutti italiani pluripregiudicati, e uno dei riciclatori, anch’egli italiano con numerosi pregiudizi penali, sono stati raggiunti dagli agenti della Terza Sezione della Squadra Mobile della Questura di Vercelli che hanno dato esecuzione alle ordinanze degli arresti domiciliari e denunciato a piede libero gli altri cinque ricettatori e riciclatori.
Il tesoro sequestrato
Nel corso delle perquisizioni domiciliari effettuate, presso l’abitazione di uno dei ricettatori sono state rinvenute, oltre a molteplici monili in oro e orologi di pregio, abilmente celati all’interno di un comodino della camera da letto, numerose mazzette di denaro contante, con banconote in taglio da 100 e 200 euro, per un totale di oltre 100.000 (centomila) Euro. Gli oggetti preziosi e l’ingente somma di denaro, provento dell’attività delittuosa, sono stati immediatamente sequestrati dagli investigatori. Sono in corso ulteriori indagini per verificare se i malviventi si siano resi responsabili di altri episodi delittuosi oltre a quelli descritti. Sono, inoltre, pendenti altri procedimenti penali presso le Autorità Giudiziarie di questa regione, nei luoghi dove si sono consumati gli altri reati.
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