Cronaca
Quindicenne morta sulla giostra: il proprietario dell’attrattiva è di Borgosesia
Quindicenne morta sulla giostra: il proprietario dell’attrattiva è di Borgosesia. La velocità e la posizione del Tagadà sono gli aspetti su cui si sta concentrando l’inchiesta della procura di Novara dopo la morte della 15enne a Galliate.
Paura
«C’era gente che gridava “fermate, fermate subito”. Poi quando la giostra ha finito di girare ho visto una ragazzina che perdeva sangue dal naso e dalla bocca». E’ una delle drammatiche testimonianze, raccolte dai colleghi in piazza Vittorio Veneto a Galliate, nei momenti successivi al tragico incidente che, al luna park sabato sera, è costato la vita a Ludovica Visciglia, quindicenne di Trecate.
Scattato l’allarme, sul posto sono arrivati il 118 e i carabinieri del Nor e della locale stazione. Ai soccorritori le condizioni della 15enne sono apparse subito gravissime. Trasportata all’ospedale “Maggiore” di Novara, è stata ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione, ma purtroppo ha cessato di vivere nella notte tra sabato e domenica. Il luna park, eretto per la festa di San Giuseppe, era al primo giorno di apertura. Tornava dopo due anni di mancanza a causa della pandemia.
Sequestro
La Procura ha posto sotto sequestro il “Tagadà”, una sorta di catino che ruota a forte velocità e durante la rotazione viene inclinato facendo sobbalzare chi è all’interno. L’inchiesta, che vede indagati per omicidio colposo il proprietario della giostra e il figlio diciassettenne che ne era al timone nel momento della tragedia, sembra comunque destinata ad allargarsi per valutare altre responsabilità.
Dopo il sopralluogo degli ultimi giorni l’attenzione degli inquirenti si è concentrata sulla posizione in cui era stata posizionata la giostra, troppo vicina agli alberi.
Proprietari sotto choc
Il proprietario del Tagadà e il figlio sono sotto choc per quanto accaduto e hanno manifestato profondo dolore e vicinanza ai parenti della vittima. La loro famiglia, di Borgosesia, gestisce giostre da quattro generazioni. Tutti sconvolti, hanno deciso di annullare la manifestazione, peraltro sospesa anche da un’ordinanza del sindaco. Una sola dichiarazione alla stampa da parte di Roberto Claudi, responsabile dei giostrai: «Siamo sconvolti di quanto è successo, un fatto mai accaduto prima. Siamo vicini alla famiglia. In segno di rispetto, i colleghi hanno deciso di non proseguire con il luna park».
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