Seguici su

CronacaFuori zona

Sfregia la rivale per gelosia: 14enne finisce in carcere

Questione amorosa tra adolescenti finisce in tragedia. L’aguzzina condannata a 3 anni e sette mesi.

Pubblicato

il

Sfregia la rivale per gelosia: 14enne finisce in carcere. Una lite tra adolescenti per motivi di gelosia si è trasformata in un’aggressione gravissima: una 14enne torinese è stata condannata a oltre tre anni per aver sfregiato al volto una coetanea.

Sfregia la rivale per gelosia: 14enne condannata

L’episodio risale allo scorso febbraio e affonda le radici in una rivalità sentimentale per un ragazzo conteso tra le due. Secondo la ricostruzione, la giovane aveva promesso alle amiche di “farla pagare” alla rivale, alimentando per giorni tensioni e rancori. La mattina dell’aggressione, la 14enne aveva atteso la coetanea fuori dalla scuola. Ne era nata prima una discussione animata, poi una colluttazione. In pochi istanti la lite era degenerata e l’adolescente aveva colpito il volto della rivale con un accendino, provocandole uno sfregio permanente.

La condanna

Il caso è stato seguito dal Tribunale per i Minorenni di Torino, dove il giudice ha riconosciuto la gravità del gesto, condannando la ragazza a 3 anni, 7 mesi e 20 giorni. Una pena severa, che riflette la natura del reato: lesioni gravissime con sfregio, considerato tra i più gravi episodi di violenza personale. La vittima, anch’essa 14enne, porta ancora i segni fisici ed emotivi dell’aggressione, che ha scosso profondamente l’ambiente scolastico e le famiglie coinvolte.
LEGGI ANCHE: Violenza sessuale sul treno per Novara: arrestato il presunto responsabile

Il caso riaccende l’attenzione sul tema della violenza tra minori e sul ruolo che dinamiche di gruppo, gelosia e social pressure possono avere nell’escalation dei conflitti, soprattutto quando non vengono intercettati e gestiti da adulti e istituzioni educative.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *