Cronaca
Tenta di uccidere il fratello con un’accetta. Ora è pentito
Tenta di uccidere il fratello con un’accetta. Ora è pentito. Si è pentito del suo gesto. Non è fuggito e non ha negato ciò di cui è accusato. Inoltre si è mostrato collaborativo con le autorità». È l’avvocato Chiara Perona a parlare della situazione del suo assistito, Renzo Peretto, arrestato nella notte tra sabato e domenica, nella cascina di famiglia a Candelo, per tentato omicidio dopo aver colpito di striscio il fratello minore con un’accetta davanti agli occhi della madre.
Tenta di uccidere il fratello con un’accetta. Ora è pentito
Come riporta La Provincia di Biella, la vicenda è accaduta al culmine di una lite col fratello. Il fendente non è andato a segno con forza e precisione, probabilmente per il tentativo di difendersi della vittima e per l’intervento della madre, che ha cercato di frapporsi tra i due figli, ma è stato sufficiente a far scattare nei confronti dell’uomo l’accusa di tentato omicidio. Arrestato dai carabinieri, è stato condotto in carcere su disposizione dell’autorità giudiziaria.
LEGGI ANCHE Omicidio-suicidio: uccide la madre poi si lancia dal nono piano
In via dei Tigli è finito un uomo di circa cinquant’anni; il fratello minore, sulla quarantina, è rimasto ferito, ma fortunatamente ha riportato soltanto una ferita superficiale. Non è in pericolo di vita.
E’ successo a Candelo intorno alle 3 di notte disabato. A chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, chiamando il 112, è stata proprio la madre, preoccupata per una violenta discussione in corso tra i due figli.
Sul posto si sono precipitati i carabinieri di Candelo e Salussola. Al loro arrivo, hanno notato uno dei due uomini allontanarsi con il capo sanguinante. Subito dopo hanno quindi cercato di ricostruire quanto successo, scoprendo che la lite era degenerata, fino al fatidico colpo di accetta. Un colpo sferrato in un impeto d’ira, in modo impulsivo, che secondo gli investigatori, se fosse andato pienamente a segno, avrebbe potuto uccidere. Un fratello che toglie la vita all’altro, un epilogo biblico che fortunatamente non si è verificato.
La vicenda lascia l’amaro in bocca, anche perché coinvolge due persone finora incensurate, due lavoratori agricoli che non hanno mai avuto problemi con la giustizia.
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook