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Cultura e turismo

Architetto da 110 e lode grazie a una tesi sul Sacro Monte di Varallo

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Il serravallese Lorenzo Fecchio si è laureato con il massimo dei volti all’Università di Firenze

Conquista l’università di Firenze con una tesi sul Sacro Monte di Varallo. Nelle scorse settimane il 25enne Lorenzo Fecchio si è laureato nel capoluogo toscano in architettura ottenendo la votazione di 110 e lode. Dopo aver conseguito la maturità al liceo scientifico di Borgosesia, il ragazzo si era iscritto ad architettura a Firenze. «Ho scelto il capoluogo toscano perché è una città magnifica da un punto di vista architettonico e in Toscana stava già studiando mia sorella – spiega il giovane -. Sono stati anni in cui ho avuto modo di crescere in un paese lontano da Serravalle e conoscere molte persone».

La prova finale del percorso universitario è stata affrontata da Fecchio un paio di mesi fa. «Mi sono laureato a luglio. Il mio relatore è stato il professor Mario Carlo Alberto Bevilacqua, i correlatori i professori Francesco Repishti e Aurora Scotti. Con il mio lavoro ho cercato di capire come ha influito il “Libro dei Misteri” sulla costruzione del Sacro Monte – spiega il neolaureato -. Fino ad ora si credeva che questo volume attribuito a Galeazzo Alessi non avesse inciso molto sul patrimonio artistico, io ho dimostrato il contrario». Il volume cinquecentesco che il giovane ha analizzato in maniera attenta ha una storia sorprendente. «Come si può leggere nel prologo, l’attributo “misteri” associato all’opera si collega ai Misteri di Cristo. In linea generale si tratta di un manoscritto fatto realizzare a Galeazzo Alessi – prosegue Fecchio – . All’interno di questa opera sono contenuti 320 fogli che illustrano le 35 cappelle».

Nella tesi il serravallese ha dunque ricostruito le vicende culturali ed edificatorie del monumento varallese dal 1565 al 1593. «Oltre ai rilievi fatti al complesso monumentale sono stato negli archivi di Varallo e Milano e ho studiato molti documenti inediti – sottolinea il giovane -. In questo modo ho messo in luce che sono 9 le cappelle la cui realizzazione è stata influenzata dal “Libro dei Misteri” e non 2 come si pensava fino ad ora».

Per il serravallese il periodo trascorso all’Università è da incorniciare. «L’esperienza della tesi e il percorso universitario precedente alla laurea sono stati ricchi di emozioni – sottolinea Fecchio -. Ho lasciato Serravalle per andare a studiare a Firenze, ma poi per la tesi tornavo spesso a casa». Dopo il brillante risultato ora il neo architetto pensa al futuro. «Mi è piaciuto molto indagare la storia della costruzione del grande complesso valsesiano, per questo motivo – racconta – mi piacerebbe tentare la strada del dottorato, vedremo se riuscirò ad accedere a questa opportunità». Il giovane ha già fatto qualche concorso per intraprendere la nuova esperienza di studio. «Il primo tentativo è stato all’Università di Venezia, poi proverò anche a Firenze. Vedremo dove riuscirò ad arrivare».

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