Cronaca
Annegato a 25 anni nel Sesia: il giudice decide di riaprire le indagini
Nell’agosto 2022 Samuele Frola perse la vita facendo hydrospeed. La procura non aveva riscontrato responsabilità, ma la famiglia si è opposta alla chiusura.
Annegato a 25 anni nel Sesia: il giudice decide di riaprire le indagini. Nell’agosto 2022 Samuele Frola perse la vita facendo hydrospeed. La procura non aveva riscontrato responsabilità, ma la famiglia si è opposta alla chiusura.
Annegato a 25 anni nel Sesia: il giudice decide di riaprire le indagini
Supplemento di indagine per la morte di Samuele Frola, il 25enne torinese che il 29 agosto 2022 affogò nel Sesia. Il ragazzo stava affrontando il fiume con la pratica dell’Hydrospeed quando, all’altezza di località Ponte dei Dinelli a Scopetta, tra i comuni di Balmuccia e di Scopa, annegò rimanendo impigliato.
Lo scorso aprile il pubblico ministero del tribunale di Vercelli aveva chiesto l’archiviazione nei confronti della guida che accompagnava il giovane nella discesa e dei responsabili dell’associazione che aveva organizzato l’uscita. Le perizie della procura non avevano portato a evidenziare particolari responsabilità, anche se la relazione consegnata dai periti di parte della famiglia sarebbe giunta a una diversa conclusione. Su queste basi la procura di Vercelli aveva chiesto l’archiviazione dell’indagine.
Un supplemento di indagine
Ma il giudice delle indagini preliminari ha disposto un approfondimento di indagine per omicidio colposo nei confronti della guida, che si trovava con la vittima e gli amici durante l’escursione, e nei confronti di alcune figure dell’associazione impegnata nell’organizzare l’uscita.
La tragedia di agosto
L’incidente avvenne in località Ponte dei Dinelli a Scopetta, tra i comuni di Balmuccia e di Scopa. Frola, insieme ad alcuni amici, tra cui il fratello, e alla guida stava scendendo con l’hydrospeed quando un piede si sarebbe incastrato tra alcune rocce. Era finito sott’acqua, non riuscendo più a emergere. Quando finalmente era stato riportato alla luce era già privo di conoscenza. Ed erano passati troppi minuti senza ossigeno.
Dall’avvio delle indagini sono state commissionate alcune perizie tecniche tra cui quella relativa all’idoneità dell’attrezzatura fornita per la discesa lungo il fiume. Ma non sembrano essere stati trovati elementi che possano rimandare a qualche responsabilità. Per questo motivo la procura di Vercelli ha chiesto l’archiviazione. Perizie sono state commissionate anche dalla famiglia della vittima, e in questo caso la perizia sarebbe arrivata a una diversa conclusione. Sarà quindi il giudice delle indagini preliminari a decidere se procedere o meno con l’archiviazione.
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