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Cronaca

Col trattore va addosso a chi voleva aiutarlo: condanna a 8 anni per tentato omicidio

L’uomo ha sempre negato di aver voluto investire delle persone, ma il giudice non gli ha creduto.

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Col trattore va addosso a chi voleva aiutarlo: condanna a 8 anni per tentato omicidio. L’uomo ha sempre negato di aver voluto investire delle persone, ma il giudice non gli ha creduto.

Col trattore va addosso a chi voleva aiutarlo: condanna a 8 anni per tentato omicidio

Condannato l’altro giorno davanti al giudice dell’udienza preliminare l’agricoltore biellese accusato d’aver cercato di schiacciare con il trattore due persone. Mano pesante da parte del giudice che (valutando che si trattava di rito abbreviato che prevede lo sconto di pena di un terzo) ha inflitto una pena di otto anni e due mesi all’imputato.

Come riporta Prima Biella, si tratta di Cesare Giuseppe Bertolin, 52 anni, originario di Aosta ma residente a Salussola. Contro di lui, l’accusa era di duplice tentato omicidio. Il pubblico ministero aveva chiesto otto anni e otto mesi.

I fatti di fine settembre

Tutto risale a un episodio accaduto a fine settembre. Quel giorno l’uomo, in evidente stato di alterazione alcolica, era alla guida del proprio trattore agricolo Fiat. E dopo aver percorso parecchia strada in paese, mentre effettuava una manovra, ha perso il controllo del mezzo, cadendo a terra.

Questo aveva richiamato l’attenzione di alcuni presenti, accorsi ad accertarsi delle condizioni del malcapitato. Il quale però, nonostante la caduta, era risalito sul mezzo agricolo, ripartendo in direzione dei soccorritori e dandosi infine alla fuga. L’uomo era poi stato arrestato.

Lui ha sempre negato la volontà di uccidere

L’agricoltore ha però sempre sostenuto di aver guidato senza avere il controllo del mezzo agricolo, ma di non aver mai avuto l’intenzione di mettere sotto le persone che erano in zona. Per cui l’avvocato difensiore aveva chiesto di derubricare il reato in lesioni.

Il giudice però, visti i riscontri e le testimonianze, ha invece ritenuto che l’intenzione fosse proprio quella, e gli ha inflitto otto anni e due mesi di carcere. E’ pressoché certo il ricorso in appello.

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