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Cronaca

«E’ morto mentre gli tenevo la mano, un incidente terribile…»

Il racconto di un uomo che ha soccorso il motociclista caduto a Villa del Bosco. E non c’era campo per i telefoni.

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«E’ morto mentre gli tenevo la mano, un incidente terribile…» Il racconto di un uomo che ha soccorso il motociclista caduto a Villa del Bosco. E non c’era campo per i telefoni.

«E’ morto mentre gli tenevo la mano, un incidente terribile…»

«Non sapevo cosa fare, era una situazione disperata… Gli ho tenuto la mano nella mia, cercando di stargli vicino e dargli un poco di conforto mentre attendevamo l’arrivo dei soccorsi. Purtroppo però ad un certo punto ho visto che lui non c’era più…»

E’ il drammatico racconto di un uomo che è stato testimone dell’incidente di moto accaduto la scorsa domenica pomeriggio, quando lungo la provinciale tra Roasio e Sostegno, all’altezza di Villa del Bosco, un motociclista ha perso la vita.

Il guard-rail gli ha amputato una gamba

Si trattava di Stefano Gardin, 52enne di Vercelli. Quella che doveva essere una domenica spensierata sulla due ruote si è trasformata per lui in una tragedia. Per cause ancora da chiarire infatti il motociclista ha improvvisamente perso il controllo del mezzo in una curva, finendo sbalzato dalla sella e andando a sbattere violentemente contro un guard-rail.

L’impatto è stato tremendo: il metallo del guard-raill ha funzionato come una lame e ha tranciato una gamba al centauro. Sono stati alcuni residenti e automobilisti di passaggio a mobilitarsi per avvertire i soccorsi.

L’allarme tra le persone che erano in zona

«Io ero ad Asei, a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente, e ad un certo punto è arrivata un’auto – racconta il testimone -. Un automobilista ha iniziato a chiedermi con insistenza dove potesse trovare campo per contattare i soccorsi. Mi ha spiegato che poco prima era accaduto un incidente ed era necessario allertare il 118. Ho indicato una piazzetta dove solitamente si riesce ad avere segnale. Nel frattempo ho raggiunto il luogo dell’incidente».

All’arrivo sul posto, l’uomo ha trovato una situazione indescrivibile. «Il motociclista era su un lato della strada e purtroppo con l’impatto, aveva perso una gamba, finita circa due metri di distanza. Mi sono avvicinato a lui e ho cercato di stargli vicino in qualche modo. E gli ho tenuto la mano finché ha esalato l’ultimo respiro. Purtroppo però quando gli operatori sono arrivati, non c’era più nulla da fare».

Per lui, difficile dimenticare quel pomeriggio di domenica scorsa: «Una vicenda davvero triste e dolorosa. Tutto è stato molto difficile, soprattutto dal punto di vista emotivo…»

I telefonini non “prendono” in quella zona

Tra l’altro, un elemento che ha aggravato una situazione già drammatica è stata la mancanza di ricezione di segnale telefonico. «Stiamo parlando di un tratto in cui comunicare con il cellulare è impossibile. Di fronte a quanto accaduto l’altro giorno, lanciare l’allarme è stata una impresa. Si è stati costretti ad andare in giro per trovare campo».

L’impossibilità di utilizzare la rete per comunicare è una problematica che si acuisce nel momento in cui qualcuno si trova in situazioni di pericolo. In molti si chiedono se davvero non sia arrivato il momento di trovare una soluzione che metta fine ai disagi telefonici.

Lutto nel taekwondo

La tragedia di Stefano Gardin ha creato sconcerto nel mondo dello sport locale, e in particolare del takwondo, dove il 52enne era istruttore. «È con il cuore spezzato che ho appreso della perdita del mio grande fratello, amico ed ex allenatore Stefano Gardin», scrive un atleta ex allievo del Vercellese.

Gardin era anche titolare di una palestra in area Carrefour. La moto e le discipline marziali erano la sua grande passione.

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1 Commento

1 Commento

  1. Corrado

    2 Aprile 2024 at 22:33

    il signor sindaco di Sostegno é da anni che sa che i cellulari non prendono nella nostra zona ma la sua preoccupazione é stata di portare il segnale Rai x quelli che non la vedevano bene.

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