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«Sua figlia è ammalata, servono soldi». La truffa tocca la bassa Valsesia

L’anziana ha consegnato i gioielli prima di rendersi conto di essere stata raggirata.

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«Sua figlia è ammalata, servono soldi». La truffa tocca la bassa Valsesia. L’anziana ha consegnato i gioielli prima di rendersi conto di essere stata raggirata.

«Sua figlia è ammalata, servono soldi». La truffa tocca la bassa Valsesia

Ha raccolto tutti i gioielli che aveva in casa e li ha consegnati a due finti funzionari dell’ospedale, convinta di dover aiutare la figlia. È la truffa di cui è rimasta vittima un’anziana ultraottantenne residente nel Cossatese, la cui figlia vive in bassa Valsesia.

La donna ha ricevuto una telefonata da una sconosciuta che, fingendosi la figlia valsesiana, l’ha messa in forte agitazione raccontandole di avere urgente bisogno di denaro per cure mediche legate a un tumore appena diagnosticato. Secondo quanto riferito, per “garantire” l’avvio immediato delle cure sarebbe stato necessario consegnare subito tutto ciò che di valore era presente in casa.
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L’anziana casca nel tranello

Spaventata e in preda al panico, l’anziana ha creduto alla storia. Pochi minuti dopo, due individui si sono effettivamente presentati alla sua porta, qualificandosi come incaricati dell’ospedale. Ancora scossa dalla telefonata, la donna ha consegnato loro tutti i monili d’oro in suo possesso, che erano stati raccolti in una borsa.

Il fatto viene denunciato

Solo in un secondo momento la vittima ha realizzato di essere stata raggirata e ha contattato i carabinieri. Sul posto è intervenuta una pattuglia del Norm di Cossato, che ha raccolto la denuncia e avviato le indagini per risalire ai responsabili. La donna, comprensibilmente sotto choc, ha avuto difficoltà anche a ricordare e descrivere nel dettaglio i preziosi sottratti.

I carabinieri rinnovano infine l’appello alla prudenza, ricordando che nessun ente sanitario o pubblico invia personale a domicilio per ritirare denaro o gioielli. In caso di telefonate sospette o richieste anomale, l’invito – rivolto in particolare agli anziani e ai loro familiari – è di contattare immediatamente le forze dell’ordine.

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