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«No al parcheggio che ci toglie l’aula all’aperto». Protestano gli insegnanti di Gattinara

Maestri e maestre critici sulla realizzazione di aree per le auto nella zona ora utilizzate per la didattica in esterno.

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«No al parcheggio che ci toglie l’aula all’aperto». Protestano gli insegnanti di Gattinara. Maestri e maestre dicono no alla realizzazione di aree per le auto nella zona ora utilizzate per la didattica in esterno.

«No al parcheggio che ci toglie l’aula all’aperto». Protestano gli insegnanti di Gattinara

In merito al progetto (da 3 milioni) del nuovo polo scolastico in piazza Martiri delle Foibe a Gattinara, dagli insegnanti della scuola primaria riceviamo e pubblichiamo.

«Il giorno 5 maggio, noi insegnanti della scuola primaria di Gattinara siamo venuti a conoscenza del problema di seguito esposto, affrontato successivamente, in data 11 maggio, in un incontro con l’amministrazione comunale. Entro il mese di novembre, il cortile antistante l’edificio scolastico sarà trasformato in un parcheggio pubblico in sostituzione di quello in piazza Martiri delle Foibe, dove sorgeranno la nuova scuola dell’infanzia e l’asilo nido; la cosiddetta “aula all’aperto” (collocata circa due anni fa nel cortile) sarà spostata nello spazio verde posteriore all’edificio, attualmente utilizzato come zona gioco dai bambini della scuola dell’infanzia. Tale area, unico spazio verde rimasto, sarà destinata a tutti i bambini delle due scuole (circa 360), fino al trasferimento della materna nell’edificio nuovo (2026?) e successivamente alle ricreazioni di tutti gli alunni della scuola primaria, che sono circa 300. Riteniamo che queste variazioni non debbano essere attuate per diversi motivi. In primo luogo il cortile attuale prevede che già ora ci siano dei momenti di turnazione nell’usufruire di uno spazio aperto per giocare insieme, nell’intervallo mattutino e nel dopo-mensa. Inoltre il cortile posteriore è molto più piccolo, 500 metri quadri, di quello frontale, di 650 metri quadrati; di conseguenza sarebbero sempre meno i bambini che potrebbero stare un po’ all’aperto, considerando anche l’ulteriore riduzione dovuta al posizionamento dell’aula all’aperto.

La didattica all’aperto

Nell’attuale cortile hanno trovato dimora “gli orti” per una didattica sempre più attiva e all’aperto, come appreso in innumerevoli corsi di aggiornamento; sempre lo stesso cortile, poi, ospita una gigantesca “paulonia”, albero trentennale utilizzato per l’osservazioni sui cambiamenti stagionali, per le attività di arte all’aperto e soprattutto fonte di ombra per le calde giornate primaverili e di fine estate. Grande in questi anni è stata la sensibilizzazione dei bambini sul problema ambientale e climatico, con partecipazione della scuola ad iniziative e progetti, e in tale ottica non è accettabile la sostituzione del verde con del cemento.
Infine, ultimo aspetto ma non meno importante, ancora più gravoso è immaginare che un posteggio pubblico sia così vicino alla scuola, dove spesso le finestre vengono lasciate aperte per ricambio costante di aria, e soprattutto al portico, luogo di gioco e didattica. Inquinamento acustico e ambientale (con inalazione di polveri sottili) non sono certo compatibili con “lo star bene a scuola”; situazione che obbligherà a tenere chiuse le finestre con conseguenze sul microclima delle aule.

Una soluzione alternativa

Auspichiamo quindi che tale decisione, che va controcorrente rispetto a quanto il mondo ci chiede in materia climatica e ambientale, non venga attuata e confidiamo nella collaborazione di tutti per sensibilizzare l’amministrazione comunale su quanto siano fondamentali il benessere e la salute dei bambini che frequentano la nostra scuola primaria e per trovare una soluzione alternativa, peraltro già esposta in sede di confronto, ma non considerata».
Gli insegnanti della scuola primaria di Gattinara

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2 Commenti

1 Commento

  1. Davide

    24 Maggio 2023 at 12:56

    Hanno ragione .Continuiamo a buttare soldi per cose inutili ..sanità al collasso, se devi fare un’operazione alla cataratta o aspetti 2 anni o la paghi..etc. ..chiedo dov’è finito il buon senso .i nostri soldi non buttateli in cose superflue

  2. paolino

    24 Maggio 2023 at 15:23

    PErfettamente d’accordo con la protesta. Innanzitutto spiace sapere di una tale scelta solo ora, e che non siano stati avvisati i cittadini (ma l’opposizione in tutto questo che fa?). Se non sbaglio questa nuova scuola dovrebbe sorgere in base a finanziamente dal PNRR. Quindi, tralasciando l’aspetto economico, mi chiedo: ci riempiamo la bocca di belle parole e buoni propositi per avere un approccio più “green”, di cercare di trasmettere dei valori ai nostri figli anche passando da una migliore esperienza reale nel rapporto con la natura, evidenziando sempre di più quanto la “cementificazione” sia un cancro reale della società odierna (poi ci si cheide come mai capitano le alluvioni), e in tutto questo che si fa? Si va a togliere quel poco spazio verde (che tra l’altro potrebbe anche esser maggiornamente sfruttato, visto l’ampiezza) disponibile per farci un parcheggio? Ma veramente? Sindaca, amministrazione, nessuno escluso: veramente volete tutto questo?

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