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Cronaca

Prodotto chimico per fare male a cani e gatti: la denuncia di una donna

«Azioni mirate contro i miei animali domestici, probabilmente una vendetta dei bracconieri»

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Prodotto chimico per fare male a cani e gatti: la denuncia di una donna. «Azioni mirate contro i miei animali domestici, probabilmente una vendetta dei bracconieri».

Prodotto chimico per fare male a cani e gatti: la denuncia di una donna

Dispetti e provocazione nei confronti dei suoi animali domestici. Una serie di episodi di cui è vittima una donna che viva a Lenta. E lei è convinta che siano ritorsioni in risposta alle sue azioni contro il bracconaggio portate avanti nei boschi della bassa Valsesia. Sono già state allertate le forze dell’ordine.

Sonia Di Stefano vive da qualche anno a Lenta e di recente ha dovuto fare i conti con una serie di vicissitudini davvero singolari.

«Sono pressoché sicura del fatto che la mia gatta di 7 anni sia stata uccisa da qualcuno – racconta -. Era un animale che non si allontanava mai da casa eppure mi è stata fatta trovare a bordo strada sul tratto che conduce a Rovasenda. Ho anche trovato nel mio cortile un prodotto chimico che ha creato danni seri alle zampine di uno dei miei gatti».
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Ossa di pollo pericolose per i cani

E gli episodi spiacevoli sono proseguiti. «Qualcuno ha lanciato oltre la staccionata del mio terreno ossicine di pollo che sono pericolose per il mio cane. Questo animale infatti soffre di una patologia particolare che richiede una alimentazione specifica. Una settimana fa ho trovato inoltre una sorta di zolla che sembrava catrame buttata oltre la mia rete».

La donna alla fine si è anche rivolta alle forze dell’ordine per denunciare questi fatti. «Tra l’altro per buttare nel cortile prodotti e materiali ci si deve arrampicare e penso proprio che chi ha fatto questi gesti tenga anche d’occhio i miei orari, quando sono in casa oppure no. Ho deciso di fare denuncia alla Forestale – prosegue la donna -. Io in questo momento vivo davvero con la paura di lasciare i miei animali da soli perché ho il terrore che qualcuno possa prendersela con loro».

Forse una vendetta

Le vicende incresciose, secondo la donna, sarebbero da ricondurre ad alcune azioni che lei ha intrapreso tra i boschi della bassa Valsesia.

«Io sono animalista, nel senso che se vedo qualcuno che maltratta gli animali cerco di agire per proteggerli. Dal canto mio ho portato avanti delle azioni contro il bracconaggio e forse questi comportamenti non sono piaciuti a qualcuno. Per esempio girando tra le radure usavo il fischietto per far scappare gli animali. Peraltro non è la prima volta che mi sono state rivolte anche delle minacce per questi miei comportamenti».

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