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Russia e Ucraina, a volte è amore. Lyubov racconta il matrimonio con Aleksei
La coppia ora vive a Gattinara. Dopo lo scoppio della guerra i due erano costretti ad andare in Turchia per vedersi.
Russia e Ucraina, a volte è amore. Lyubov racconta il matrimonio con Aleksei. La coppia ora vive a Gattinara. Dopo lo scoppio della guerra i due erano costretti ad andare in Turchia per vedersi.
Russia e Ucraina, a volte è amore. Lyubov racconta il matrimonio con Aleksei
Si erano conosciuti prima che la guerra rendesse così nemici i loro rispettivi Paesi. Poi l’amicizia è diventata amore e qualche settimana fa si sono sposati a Gattinara. Lei è Lyubov Yanik e lui, Aleksei Roslanov. Lei è ucraina, lui è russo. Un amore che ha è andato oltre l’odio generato dalla guerra, e che nel suo piccolo lancia un messaggio di pace anche attraverso la storia della loro unione.
Il matrimonio è stato ospitato a Villa Paolotti, suggellato dal sindaco Maria Vittoria Casazza. Entrambi eleganti nei loro abiti da cerimonia, lei con in mano il bouquet di fiori bianchi. Entrambi felici, sorridenti e emozionati per quel sì che li ha uniti ancora di più.
“Ci eravamo conosciuti prima della guerra”
«E’ stata una bella festa. Emozionante – racconta Lyubov -. Io e Aleksei ci siamo conosciuti prima che scoppiasse la guerra, tramite un’amica comune. Ci parliamo in russo, che è una lingua che ho studiato a scuola. All’inizio era solo amicizia, ma poi nel tempo si è trasformata in qualche cosa di più profondo e ci siamo innamorati.
Poi la guerra ci ha divisi, ma abbiamo mantenuto i contatti. Io non potevo entrare in Russia, ma siamo comunque riusciti a vederci in Turchia. Poi lui è arrivato in Italia. Viveva ai confini dell’Ucraina ed è sempre stato contrario a questa guerra che sta distruggendo un popolo, una nazione».
In Ucraina il fratello di Lyubov, Valeris, sta combattendo nella zona del Donbass. «La situazione è tremenda – commenta la donna – Ci arrivano notizie drammatiche, e speriamo che tutto questo finisca in fretta».
Lei è in Italia da sedici anni
L’uomo è appena arrivato in Italia, mentre la donna vive qui ormai da sedici anni, e da cinque lavora a Gattinara come colf. Al loro matrimonio gli amici, la mamma di lei, in Italia da venti anni, e la figlia Yulia. «Noi volevamo una cerimonia tranquilla e sobria – continua Lyubov -. Non possiamo dimenticare che i nostri popoli sono in guerra, dobbiamo rispettare il dolore di chi vive questa tragedia.
La notizia del nostro matrimonio si è sparsa in zona, e probabilmente qualcuno non sarà d’accordo, mentre altri ci hanno augurato tutto il bene. Io avevo timore di dirlo a mia mamma, avevo paura che non accettasse questa relazione con un uomo russo. Ma ogni mamma vuole bene ai propri figli e mi ha detto semplicemente “Lyubov, se stai bene tu, sto bene anche io”. E questo mi ha rasserenata. Ora lui fa fatica a comunicare, perché non conosce la lingua italiana. Ci vorrà del tempo a integrarsi. Ma sono davvero felice che sia qui, che possiamo costruire un futuro insieme».
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