Idee & Consigli
L’intelligenza artificiale alimenta l’impennata globale della criminalità informatica
Scopri come l’intelligenza artificiale sta facendo aumentare il numero di attacchi di criminalità informatica e come puoi difenderti.
L’intelligenza artificiale (IA) si sta trasformando in una potente arma a doppio taglio: mentre da un lato costituisce una rivoluzione tecnologica in numerosi settori, dall’altro sta alimentando l’ascesa di minacce informatiche sempre più sofisticate, come i malware e i deep fake.
L’intelligenza artificiale rende più semplice la creazione di malware
Alcuni recenti rapporti rivelano che i Large Language Models (LLMs), utilizzati in applicazioni popolari come ChatGPT, possono essere sfruttati anche per sviluppare malware avanzati.
Questi programmi malevoli sono in grado di modificare o aggiornare autonomamente il proprio codice sorgente al fine di sfuggire al rilevamento da parte di software di sicurezza, come antivirus e altri sistemi di prevenzione.
Questa capacità di auto-modifica permette al malware di adattarsi all’ambiente in cui opera, evidenziando l’inquietante potenziale dell’IA generativa di creare minacce informatiche sempre più difficili da individuare e combattere.
L’avanzata dei deepfake
Parallelamente, il deepfake sta diventando uno strumento sempre più impiegato da hacker e organizzazioni criminali.
Recentemente, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha intrapreso delle azioni legali per richiedere un risarcimento di 100.000 € a causa dell’uso non autorizzato della sua immagine in video pornografici deepfake.
Questi video non solo diffamano, ma violano anche l’intimità e la privacy delle persone interessate. In particolare, quando i deepfake coinvolgono delle figure politiche di alto profilo, diventano uno strumento potente per la disinformazione e possono causare degli ingenti danni anche ai mercati finanziari.
Ad esempio, un video falso che mostra un politico italiano fare dichiarazioni dannose potrebbe minare la fiducia degli investitori, provocando fluttuazioni negative nei mercati azionari. Questa manipolazione potrebbe ridurre il valore delle azioni delle aziende italiane e causare un deprezzamento dei Titoli di Stato.
Come difendersi da questi attacchi?
Non tutte le minacce informatiche possono essere completamente neutralizzate, ma in molti casi è possibile quantomeno mitigarle.
Una soluzione efficace consiste nell’utilizzo di una VPN Italia in grado di mascherare l’indirizzo IP dell’utente e criptare i dati trasmessi attraverso la rete Internet, rendendo più difficile per i cybercriminali intercettare informazioni sensibili.
Oltre all’uso di una rete privata virtuale (VPN), anche la consapevolezza e la conoscenza sono degli aspetti molto importanti: gli utenti dovrebbero rimanere aggiornati sulle minacce più recenti e saperle riconoscere. Una valida formazione in materia di sicurezza informatica, infatti, consente di prevenire molti attacchi.
È essenziale, inoltre, mantenere aggiornati i software antivirus e tutti i programmi presenti sui dispositivi o nei sistemi informatici. Gli aggiornamenti regolari assicurano che le difese siano efficaci contro le minacce più recenti, riducendo il rischio di danni causati dai malware.
Implementare l’autenticazione a più fattori (2FA o MFA) aggiunge un ulteriore livello di sicurezza, diminuendo significativamente il rischio di accessi non autorizzati agli account online.
Anche se i cybercriminali riusciranno a ottenere le credenziali, con questa protezione non potranno avere accesso all’account in quanto, oltre alla password, l’utente deve fornire un secondo elemento di autenticazione. Il quale può essere un codice inviato al telefono, un’app di autenticazione o una scansione biometrica come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale.
Come abbiamo visto, quindi, l’intelligenza artificiale rappresenta sia una grande opportunità che una seria minaccia nel campo della cyber sicurezza. La sua capacità di generare malware avanzati e deepfake mette in evidenza la necessità di sviluppare nuove strategie di difesa. Gli individui, le aziende e i governi devono essere in grado di riconoscere e affrontare queste sfide in modo da garantire un ambiente digitale più sicuro per tutti.
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