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Ghemme festeggia i 150 anni dello Scurolo della Beata Panacea
Oggi l’arrivo della fiaccolata darà il via alle celebrazioni.

Ghemme festeggia i 150 anni dello Scurolo della Beata Panacea. Oggi l’arrivo della fiaccolata darà il via alle celebrazioni.
Ghemme festeggia i 150 anni dello Scurolo della Beata Panacea
L’arrivo della fiaccolata oggi, venerdì 29 agosto, alle 17 darà inizio ai festeggiamenti a Ghemme per celebrare i 150 anni dalla costruzione dello scurolo della Beata Panacea, patrona della Valsesia. Si tratta di uno dei luoghi più significativi della devozione valsesiana, progettato dal celebre architetto Alessandro Antonelli, lo stesso che ha firmato capolavori come la Mole Antonelliana di Torino e la cupola di San Gaudenzio a Novara.
I tedofori del gruppo sportivo “Brutal Project” giungeranno da Maggiora fino alla casa natale di Antonelli, in via Novara, portando la fiaccola che darà inizio ufficiale agli eventi. Da lì partirà un corteo che accompagnerà la luce fino in chiesa, dove si terrà l’inaugurazione dello spazio espositivo dedicato alla Beata. In parallelo, l’oratorio del Santissimo Sacramento ospiterà una mostra sull’attività benefica dell’associazione ghemmese “Sos Nepal”.
A suggellare la prima giornata sarà la messa celebrata dal vicario episcopale della Valsesia, don Enzo Sala, seguita da una serata culturale in piazzetta della Ghiacciaia, dove il gruppo “Noi del Castello” proporrà riflessioni e musica ispirate alla figura dell’Antonelli.
Domani le “Oralimpiadi”
Gli appuntamenti proseguiranno domani, sabato 30 agosto, quando l’oratorio diventerà palcoscenico delle “Oralimpiadi”, giochi e tornei organizzati in collaborazione con le associazioni del territorio. La giornata si concluderà alle 20.45 con una visita guidata allo Scurolo e un concerto in parrocchia dell’Ensemble “Il pettirosso”.
Domenica il momento più solenne: l’arcivescovo di Vercelli, monsignor Marco Arnolfo, presiederà la celebrazione eucaristica delle 10.30, cui seguirà nel pomeriggio la processione con la statua reliquiario della Beata, segno tangibile della profonda devozione che da secoli lega la popolazione valsesiana alla giovane martire. Il programma dei festeggiamenti proseguirà poi per tutta la settimana successiva. E’ frutto della collaborazione tra parrocchia e associazioni locali ed è stato pensato per coinvolgere l’intera cittadinanza con appuntamenti religiosi, culturali, musicali e ricreativi.
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