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Ghemme si rassegna: strada spianata per il centro migranti
L’edificio di via Vittorio Veneto ha tutte le carte in regola. Il sindaco: lavoriamo affinché tutto vada per il meglio.
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Ghemme si rassegna: strada spianata per il centro migranti. L’edificio di via Vittorio Veneto ha tutte le carte in regola. Il sindaco: lavoriamo affinché tutto vada per il meglio.
Ghemme si rassegna: strada spianata per il centro migranti
Salvo clamorosi imprevisti dell’ultima ora, a questo punto il Comune di Ghemme si prepara per accogliere i richiedenti asilo che la Prefettura di Novara ha stabilito di inviare nel paese affidando alla società “Sanitalia Service” la sistemazione dell’immobile di via Vittorio Veneto 1, che infatti da qualche mese è in fase di ristrutturazione, per potervi ospitare un Centro accoglienza secondaria, o Cas.
Dopo lo choc iniziale provocato dalla notizia, soprattutto per l’ingente numero di persone attese nel Centro di accoglienza (46 uomini) in un centro di sole 3.500 persone e la preoccupazione tra la popolazione per le implicazioni che l’operazione potrebbe portare, sfociata anche nella presentazione al prefetto di una raccolta di firme che ha ottenuto oltre 700 adesioni, l’amministrazione del sindaco Mirko Barbavara ha intrapreso varie strade per cercare di affrontare al meglio la situazione.
Nessun appiglio normativo
Al momento nessuna irregolarità è stata evidenziata dal sopralluogo dell’ufficio tecnico, effettuato per verificare la regolarità delle opere che si stanno svolgendo all’interno dell’edificio, una volta composto da appartamenti per famiglie e ora trasformato in una struttura con camerate che posso ospitare diverse persone e relativi servizi.
“Meglio prepararsi all’ospitalità”
In attesa della fine dei lavori per poter intraprendere altri passi per tentare ancora di bloccare il progetto, come suggerito dall’avvocato incaricato di seguire l’operazione, gli amministratori vogliono prepararsi all’arrivo di queste persone, in modo di evitare di incappare in conseguenze negative che potrebbero ripercuotersi sulla popolazione.
«Siamo molto attenti a ogni tipo di sviluppo della situazione e se potremo evitare il loro arrivo lo faremo, ma non è da me voler impedire questa operazione a tutti i costi – assicura Barbavara -. Mentre i lavori allo stabile proseguono, con qualche ritardo sulla tabella di marcia, stiamo effettuando molti incontri per organizzare l’arrivo e la permanenza di questi migranti tra di noi. Ho contattato la Comunità di Sant’Egidio, a cui la mia famiglia è molto legata, per capire come accoglierli e trovargli una sistemazione. Abbiamo incontrato anche il Ciss, nella persona della referente Laura Magistrini, per fornire loro un’assistenza sociosanitaria».
A tutela dell’ordine pubblico
E per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico ci si sta coordinando anche con la caserma dei carabinieri. «E proseguiremo con i passi necessari a far sì che, se andasse in porto il progetto della Prefettura, Ghemme e i ghemmesi siano pronti ad attuare nel migliore modo quell’accoglienza che ci viene chiesta dalle Istituzioni».
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