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Romagnano, 10mila metri cubi di detriti spariranno dal Sesia

Un intervento per ridurre il rischio di esondazioni.

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Romagnano, 10mila metri cubi di detriti spariranno dal Sesia. Un intervento per ridurre il rischio di esondazioni.

Romagnano, 10mila metri cubi di detriti spariranno dal Sesia

Inizieranno nelle prossime settimane i lavori per l’asportazione di materiale roccioso dal letto del Sesia, nel tratto che scorre a Romagnano e nelle aree vicine. Lo annuncia il Comune, che a maggio aveva partecipato a un incontro nella sede della Regione a Torino.

In questa occasione era stata confermata l’autorizzazione a rimuovere un volume complessivo di 10mila metri cubi di sassi, per abbassare il livello del letto del corso d’acqua, per limitare il pericolo di esondazioni in caso di nuove piene.

Un’operazione per la sicurezza

«Si tratta di un’operazione di manutenzione idraulica fondamentale per la sicurezza del paese, soprattutto nelle zone limitrofe al Sesia – afferma il sindaco Alessandro Carini -. Negli anni passati era già stato effettuato un intervento simile nell’area attigua a via Monte Bianco, la parte di Romagnano più vicina all’alveo fluviale. Nell’incontro con l’assessore regionale Marco Gabusi, alla presenza di tecnici regionali e di rappresentanti dell’Aipo, l’agenzia interregionale per il Po, avevo sottolineato che ora le zone che più necessitano di una sistemazione sono quella vicina alla sponda vercellese, subito a valle del ponte e prima del viadotto ferroviario; e, sul lato novarese, quella a sud del ponte della ferrovia».

Ad occuparsi delle opere sarà la ditta “Cossi Costruzioni Spa.” di Sondrio, che ha ottenuto la concessione dall’ente torinese.

Nessun impatto sul territorio

Pur comportando un notevole cambiamento dell’ambiente acquatico, i lavori saranno eseguiti nel pieno rispetto delle normative ambientali e non comporteranno turbative idrauliche né pericoli per la cittadinanza. «Al termine dei lavori l’alveo sarà ripristinato con caratteristiche naturali per favorire il rapido recupero dell’habitat originario». Si tratta di un intervento importante per la prevenzione di situazioni critiche.

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1 Commento

1 Commento

  1. Luca

    13 Luglio 2025 at 20:04

    Forse bisognerebbe iniziare più a monte , per esempio sotto il ponte che va a Serravalle ci sono boschi interi in mezzo all’ alveo del fiume .,.

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