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Imposte alle stelle e pochi servizi: all’attacco l’opposizione di Borgosesia

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imposte alle stelle

Imposte alle stelle nel comune di Borgosesia: le critiche mosse dall’opposizione.

Imposte alle stelle

Imposte e tasse sono troppo elevate a fronte di servizi carenti: lo sostengono i consiglieri del gruppo “Cambia marcia Borgosesia”, Camilla Marone Bianco e Angelo Ciocca Vasino, che hanno mosso delle critiche in merito ad alcune decisioni della maggioranza. «Strano posto Borgosesia. Una città dove si paga il massimo consentito di “addizionale Irpef”, aumentato in dieci anni del 500%. Un paese nel quale l’Imu ha la massima percentuale di applicazione, la spesa della raccolta rifiuti per le famiglie è tra le più care del Piemonte e il servizio idrico ha costi sempre più elevati senza ricadute di investimenti. Giusto ricordare che nelle frazioni si paga la depurazione, ma non esiste una rete fognaria. A fronte di tutto questo si dovrebbe avere una città piena di servizi per i cittadini e invece anche i posteggi a pagamento aumentano, ma forse per agevolare il commercio, così dicono».

Le spese

«La verità è che i soldi vengono spesi per altro – sostengono – Una “fontana monumentale” di 265.000 euro in una piazza ormai quasi svuotata del tutto di attività commerciali. Onorevole rispettare le vittime della mafia, ma forse chi ha dato la propria vita a favore della legalità, sarebbe più contento di essere ricordato diversamente, magari con dimostrazioni più autentiche e utili. D’altra parte ogni sindaco di Borgosesia vuole la sua fontana e che costi di più della precedente. Importante ricordare che viene recuperata un’ala del vecchio ospedale di 250 metri quadrati al costo di 790.000 euro a favore dell’Agenzia delle entrate. Niente da discutere sul proposito, ma una riflessione sui costi è doveroso farla, visto che il nuovo a Borgosesia costa circa 2.500 euro al metro quadro, compresi terreno e oneri di urbanizzazione. Sarà per mantenere una promessa elettorale, ma a che prezzo. E tutto a carico dei cittadini di Borgosesia per un servizio che riguarda l’intero territorio valsesiano».

Proposta di condivisione

«E quindi non si capisce perché l’amministrazione non abbia chiesto agli altri Comuni del territorio di contribuire almeno parzialmente alla spesa esattamente come il Comune di Borgosesia fa nei confronti di quello di Varallo al quale versa, oltre al contributo annuale per l’Alpaà (che francamente al comune di Borgosesia non porta alcun beneficio), anche un costo annuo per il mantenimento del giudice di pace – affermano ancora – Noi all’opposizione siamo molto critici nei confronti delle scelte di questa amministrazione: non abbiamo nessun tornaconto politico e ci limitiamo a dire che i soldi dei contribuenti dovrebbero essere spesi con più oculatezza, soprattutto di questi tempi in cui molti faticano ad arrivare a fine mese. Strano posto davvero Borgosesia dove i cittadini sono tartassati e contenti. Ma lo sono proprio tutti? Anche no».

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