Politica
Ogni ghemmese nasce già con 1780 euro di debito
Ogni ghemmese, compresi i neonati, ha “sulle spalle” un debito: la cifra è però in calo.
Ogni ghemmese in debito per 1.778 euro
Ogni ghemmese (neonati compresi) ha 1.778 euro di debiti. E’ uno dei dati emersi nell’ambito del dibattito politico in consiglio comunale a Ghemme. La buona notizia è che nel 2014 erano di di più: circa 2mila. Nella città del vino prosegue la “guerra dei numeri” e di recente l’amministrazione comunale ha voluto aggiornare i propri concittadini, affiggendo un manifesto per le vie del paese con i dati relativi alla situazione delle casse comunali. Che non sono floride, ma nemmeno disastrate come qualche anno fa, a quanto sembra. Oltre alla costante diminuzione del debito pro capite, infatti, ci sono altri fattori positivi.
Saldo positivo
«Il saldo del conto corrente del Comune – si legge nel manifesto – è passato da -605.714 a +98.622 e ciò ci consentirà di avere un risparmio in termini di interessi passivi da corrispondere. E’ sceso anche l’importo dei debiti di funzionamento, che nel 2012 era di quasi 2,8 milioni e ora è sotto gli 1,3. In costante diminuzione l’importo dei mutui passivi da rimborsare; da quasi 7,5milioni a poco più di 6,5». Nel manifesto firmato dal gruppo “Ripartiamo da Ghemme”, che sostiene il sindaco Davide Temporelli, c’è insomma un messaggio positivo: «La situazione è in significativo miglioramento, a dimostrazione che la strada tracciata è quella giusta, e seppur ancora lunga, l’unica percorribile per risollevare completamente il paese. La corte dei conti, con il primo monitoraggio semestrale al piano di riequilibrio, ha certificato la bontà del lavoro svolto prendendo atto degli obiettivi intermedi prefissati. Allo stesso modo il nostro revisore dei conti ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2017. Grazie ai sacrifici di tutti ci stiamo faticosamente liberando dal macigno di debiti che chi ha amministrato prima di noi ci ha lasciato, per tornare finalmente ad investire sul futuro del nostro paese»
Il pre-dissesto
Chi ha “amministrato prima” è l’ex sindaco Alfredo Corazza, che sulla pagina Facebook del suo gruppo “Insieme per Ghemme” nei giorni scorsi ha pubblicato un nuovo comunicato, proprio sulla questione debiti, passando al contrattacco: «Per quattro anni vi hanno raccontato dei presunti debiti del Corazza (2mila euro a testa) che li avrebbero costretti ad alzarvi le tasse e a tagliarvi i servizi. Poi si è scoperto che Romagnano ha più di 2mila di mutui (non debiti come li chiama Temporelli), ma non è in pre dissesto. Tasse al massimo e servizi tagliati sono frutto del pre dissesto da loro imposto dopo l’annullamento delle delibere d’incasso del Bilancio 2015 da parte del Ministero. Hanno tartassato l’Istituto della Provvidenza e azzoppato le associazioni».
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