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Opposizione Borgosesia: inutile passerella all’inaugurazione della fontana | LA LETTERA

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Opposizione Borgosesia: inutile passerella all’inaugurazione della fontana. Dai consiglieri del gruppo consiliare “Cambia marcia Borgosesia”, riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni in merito all’inaugurazione della fontana in piazza Mazzini.

Opposizione Borgosesia: inutile passerella all’inaugurazione della fontana

«Sabato 7 settembre è stata inaugurata la fontana dedicata alla borgosesiana di nascita Manuela Setti Carraro ed eretta con l’intento di onorare e dare il giusto riconoscimento alle vittime della lotta contro la mafia. Non vogliamo qui tornare sull’argomento più volte dibattuto relativo ai 265mila euro spesi per un’opera di dubbia utilità, ma intendiamo invece affrontare il tema scelto dall’amministrazione, ovvero la lotta alla mafia, che non può esaurirsi in due ore di cerimonia, ma deve essere portato avanti con azioni concrete a dimostrazione che l’argomento non è servito solo per giustificare una spesa davvero eccessiva, ma che anche nel futuro l’amministrazione opererà secondo quei principi di legalità per i quali tante vittime innocenti, tra cui anche il generale Dalla Chiesa, hanno perso la vita.
La prima domanda che ci sorge spontanea e che rivolgiamo all’amministrazione riguarda proprio il cerimoniale. Eravamo certi che per parlare di contrasto alla mafia ci si avvalesse della collaborazione di chi da anni è impegnato in quell’ambito e si invitassero persone simbolo della lotta a tutte le mafie come ad esempio don Luigi Ciotti che da trent’anni vive sotto scorta a causa delle continue minacce di morte. Oppure il giovane Roberto Saviano, altro esempio concreto di chi combatte ogni giorno la mafia.
Invece si è preferito strumentalizzare l’iniziativa e farla diventare un momento politico perché, tolto Nando Dalla Chiesa, si è assistito ad una sfilata di esponenti politici, guarda caso di uno schieramento ben preciso, scelti non si sa bene a che titolo ma di cui si conoscono molto bene le vicissitudini: Vittorio Sgarbi, sindaco del Comune di Salemi quando venne sciolto per infiltrazioni mafiose, Matteo Salvini, segretario di un partito che deve restituire 49 milioni di euro, e Riccardo Molinari che, insieme al sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani, è stato condannato in secondo grado per l’uso indebito di soldi pubblici.
La seconda domanda che rivolgiamo all’amministrazione è invece legata alle azioni che intendono portare avanti per la legalità e il contrasto alla mafia, argomento che a noi sta molto a cuore. A tal proposito chiediamo degli impegni finalizzati a trasmettere questo nobile messaggio con maggiore incisività: proponiamo di istituire per tutte le scuole di ogni ordine e grado, un concorso annuale con borse di studio, incentrato sul tema della lotta contro tutte le mafie, prendendo spunto dalla figura della nostra concittadina coinvolta nel martirio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Tale iniziativa sarebbe un’occasione di riflessione per tutti gli studenti, dalle scuole primarie alle secondarie di primo e secondo grado, che sarebbero così stimolati ad affrontare il tema ogni anno in modo approfondito.
La borsa di studio potrebbe essere erogata il 21 marzo di ogni anno, giorno in cui Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Il Comune di Borgosesia potrebbe così diventare punto di riferimento anche per tutti i comuni limitrofi per ricordare le vittime della mafia. E proprio per rendere maggiormente efficaci i propositi del nostro comune, chiederemo in un prossimo consiglio comunale l’adozione di un regolamento per l’istituzione di un Osservatorio comunale permanente per la legalità e la lotta alla mafia, con funzioni consultive e propositive, di studio, ricerca, documentazione, monitoraggio, supporto e collaborazione per le attività del Comune a sostegno della legalità e per la valutazione e prevenzione dei fenomeni di illegalità presenti sul territorio, che vigili anche sugli appalti e sulla destinazione dei contributi erogati.
Siamo certi che amministratori davvero sensibili non potranno che accogliere le nostre proposte che ben si sposano con le motivazioni che hanno indotto la costruzione della fontana, per far sì che anche ai posteri possa giungere il messaggio per il quale è stata realizzata».

Camilla Marone Bianco
Angelo Ciocca

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