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Grignasco, il Tar boccia il regolamento contro il ”volantinaggio selvaggio”
A presentare ricorso era stata la società Newpenta service Srl
Il Tar del Piemonte boccia il regolamento del Comune di Grignasco che si poneva l’obiettivo di limitare il “volantinaggio selvaggio”. La spiegazione della pozione del Tar è stata la seguente: “L’attività di distribuzione di materiale pubblicitario è essenzialmente libera e l’amministrazione comunale non dispone di poteri autorizzatori in merito E’ invece tutelata dalle norme che proteggono e favoriscono l’iniziativa economica”. A presentare ricorso al tribunale del Piemonte era stata la società Newpenta service Srl, specializzata nella distribuzione porta a porta di volantini e materiale pubblicitario. In particolare la Newpenta riteneva ingiusto un articolo del regolamento (il numero 23), quello che richiedeva il pagamento di un’imposta di pubblicità, oltre che il dettaglio del volantinaggio, con illustrato il percorso seguito e le date in cui veniva effettuato. Una volta espletati questi due passaggi, il Comune avrebbe concesso l’autorizzazione. Il Tar ha accolto il ricorso presentato dalla società Newpenta, con la conseguente impossibilità per il Comune di pretendere adempimenti e oneri economici che non hanno base normativa.
La questione è stata discussa all’ultimo consiglio comunale, quando l’assemblea è stata chiamata a ratificare la sentenza del tribunale regionale. «Quando venne discusso questo regolamento in consiglio – ha detto il consigliere di minoranza Davide Donà – il mio collega Pettinato e io ci astenemmo, sollevando dubbi sulle restrizioni che venivano stabilite. Il famoso articolo 23 era inoltre stato rivisto e oltre a quello delle attività commerciali veniva limitato anche il volantinaggio dei gruppi politici».
Il Comune di Grignasco non è il primo che si scontra con il Tar in materia di volantinaggio: è già successo anche a Borgosesia. Nel 2015 l’amministrazione borgosesiana cercò di mettere dei paletti alla distribuzione di volantini e depliant pubblicitari, la solita Newpenta presentò ricorso al Tar e ottenne la prima vittoria, ora è arrivata la seconda.
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