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«Addio Giuseppina, con te se ne va un pezzo di storia della Gattera»

Piera Mazzone ricorda una donna che ha trascorso tutta la vita a Serravalle.

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«Addio Giuseppina, con te se ne va un pezzo di storia della Gattera». Piera Mazzone ricorda una donna che ha trascorso tutta la vita a Serravalle.

«Addio Giuseppina, con te se ne va un pezzo di storia della Gattera»

«I dolori spaccano il cuore: sembra una frase fatta, ma si concretizza nella realtà. Giuseppina Burlotti vedova Mazzone, aveva avuto dei problemi al cuore ed era stata ricoverata all’ospedale di Vercelli, ma il suo desiderio era quello di rientrare a casa, riabbracciare i suoi figli: Roberto, che in questo momento delicato per la sua salute aveva tanto bisogno di lei e Claudio.

E le nipoti: Sara e Cristina, che hanno condiviso l’intera esistenza con la nonna sempre pronta a giocare, raccontare le storie di un tempo passato e cantare le canzoni della sua giovinezza. Giuseppina ce l’ha fatta, ancora per una sera ha potuto riposare nel suo letto, salutare tutti all’alba della Festa della mamma e spegnersi senza un lamento.
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Era nata a Vintebbio il 29 agosto 1935, si era sposata con Livio Mazzone, che suonava e aveva trasmesso la passione per la musica ai figli: Claudio che si esibisce abitualmente nei locali e alle feste (alle elezioni comunali è stato riconfermato nella lista del sindaco Basso), mentre Roberto amava suonare la batteria. Se ne va un altro pezzo di storia della Gattera: una persona semplice, solare, che amava chiacchierare, dall’accoglienza sempre generosa».
Piera Mazzone
Nella foto, Giuseppina Burlotti con le nipoti

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