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«Rivogliamo la corsa degli asinelli». Serravalle pensa al Palio 2026

Sarà l’edizione dei 50 anni, si vuole superare lo scoglio della diffida che quest’anno ha bloccato tutto.

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«Rivogliamo la corsa degli asinelli». Serravalle pensa al Palio 2026. Sarà l’edizione dei 50 anni, si vuole superare lo scoglio della diffida che quest’anno ha bloccato tutto.

«Rivogliamo la corsa degli asinelli». Serravalle pensa al Palio 2026

A Serravalle il Comitato del Palio è al lavoro per riportare la corsa degli asinelli per il 50mo anniversario. Tante novità e qualche nodo ancora da sciogliere sulla diffida che ha fermato l’edizione 2025.

Dopo la sospensione improvvisa questa estate, il Palio vuole tornare nella sua forma più autentica.  Intanto, di recente, il Comitato ha rinnovato il suo direttivo. Confermata la presidente Emanuela Carmellino, insieme al vice presidente Marco Delmastro Mussa, alla segretaria e tesoriera Paola Pagani, e ai consiglieri Calogero Quartararo e Maurizio La Sala. Novità nel gruppo è Orazio Costanzo, che entra come nuovo consigliere, affiancato dal consulente esterno Enrico Sezzano che per la edizione 2025 aveva dato un grande contributo per i giochi al campo “Innocente Bossi”.

Ci sarà anche la passeggiata di Pasquetta

«Per il prossimo anno vogliamo riportare in pista gli asinelli con i fantini – spiega  Carmellino -. Il programma del Palio 2026 promette tante iniziative per coinvolgere cittadini e visitatori di tutte le età. Tra gli eventi già in calendario spicca la passeggiata di Pasquetta nei rioni, un’occasione per scoprire le particolarità e la storia dei diversi quartieri. Confermati anche i giochi medievali e la collaborazione con le scuole, rivelatasi particolarmente vincente nella scorsa edizione».

Le date da segnare in calendario per il Palio 2026 sono sabato 20 e domenica 21 giugno. Due giornate di festa, tradizione e comunità, per celebrare al meglio mezzo secolo di storia.

Ma le celebrazioni inizieranno ben prima: giovedì 27 marzo sarà una data da segnare in rosso. In programma la serata-evento “Tributo al Palio”, un momento speciale per ripercorrere mezzo secolo di emozioni, aneddoti e partecipazione collettiva che hanno animato il paese. E il 6 aprile, giorno di Pasquetta, si svolgerà “Camminar con gusto tra i rioni”, una passeggiata enogastronomica pensata per conoscere i protagonisti storici della manifestazione, attraverso sapori, storie e tradizioni locali.

La questione della diffida

Sul tavolo dell’amministrazione comunale resta aperta la questione legata alla diffida che ha costretto alla sospensione della corsa nel 2025, arrivata dalla Commissione per la tutela degli animali. «Subito dopo la diffida ci siamo mossi per chiedere chiarimenti – spiega il sindaco Massimo Basso in un recente video messaggio –. Nella nostra ultima comunicazione, inviata anche a diversi organi abbiamo domandato quali misure siano state prese nei confronti di manifestazioni simili alla nostra che comunque sono state portate avanti dopo quella di Serravalle, come il Palio di Borgomanero, di Asti, o di Siena».

Il primo cittadino ha aggiunto: «In una delle comunicazioni il dottor Carminati della suddetta Commissione ci aveva risposto senza entrare nel merito. Aveva solo riferito di un interessamento per il Palio di Siena, ma non ha fornito nessuna risposta chiara rispetto alla nostra domanda. Proseguiremo in tal senso».

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4 Commenti

1 Commento

  1. Ennio

    20 Ottobre 2025 at 13:47

    A giugno scrissi che si doveva indagare tramite un avvocato se la querela del talebano pentastellato poteva essere positivamente destituita.
    Se poi tutto nasce dallo statuto di Serravalle ove pare sia scritto che non si devono usare animali a scopo festaiolo, laddove la comparsa di animali non ha assolutamente componenti di stress e della benché minima violenza, sarebbe il caso di modificare quelle poche righe dello statuto.
    E stabilire che la corsa deve essere svolta, per fare un esempio, senza frustini e altre coercizioni.
    A quel punto le istanze talebane potrebbero essere rispedite al mittente.
    Mettete all’opera un avvocato. Imho…

  2. Ennio

    20 Ottobre 2025 at 13:53

    … dimenticavo
    e bisogna pretendere di sapere come sono gestiti (giuridicamente) i vari palii di Asti, Siena, ecc, dove non si risparmiano certo gli “stimoli” agli equini cavalcati…
    Non si aspettano le risposte se dall’altra parte non c’è voglia di rispondere, si chiedono tramite avvocato, se non basta.
    O anche tramite giornalisti particolarmente “volitivi”…

  3. Aldo

    20 Ottobre 2025 at 22:09

    ancora una volta i5 stalle si distinguono x la loro democrazia e intelligenza

  4. Giovanni Sella

    21 Ottobre 2025 at 8:02

    Il problema in Italia è che si tende a dare troppa importanza a gruppi, associazioni, partiti, sette di minoranza, per un eccesso di paura e di accondiscendenza, calpestando tradizioni o semplicemente l’interesse dei cittadini. Quando poi si mescolano sette religiose vestite da “partito” come i PentaFalliti e gli animalari, quindi una manciata di persone, il risultato è un mix di ignoranza gretta che è in grado di lasciare allibiti.
    Ripristinate senza paura e senza timori lo storico Palio degli Asinelli, e rispedite al mittente qualsiasi atto anticostituzionale e antidemocratico di qualsiasi adepto della setta dei PentaFalliti.

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