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Serravalle piange Piero Ferrarotti: aveva solo 59 anni

Personalità poliedrica, aveva gestito l’Osteria Gufo di Pietra ed era appassionato di fotografia e di teatro.

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Serravalle piange Piero Ferrarotti: aveva solo 59 anni. Personalità poliedrica, aveva gestito l’Osteria Gufo di Pietra ed era appassionato di fotografia e di teatro.

Serravalle piange Piero Ferrarotti: aveva solo 59 anni

La comunità di Serravalle piange la scomparsa di Piero Ferrarotti. Nato nel 1966 è mancato all’età di 59 anni. Personalità poliedrica, ha saputo lasciare un segno indelebile in diversi ambiti, intrecciando con maestria la passione per la cucina, l’arte fotografica e il teatro, creando un’eredità che rimarrà a lungo nel cuore di chi lo ha conosciuto.

Originario di Roma, portava con sé un profondo legame con la cultura e la tradizione della capitale, che ha fatto vivere con orgoglio anche lontano da casa. Questa passione si è concretizzata soprattutto nell’Osteria Gufo di Pietra, che ha gestito per diversi anni insieme alla moglie Isabella Illiano.
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Il lavoro all’osteria

Mentre lei era la mente e il cuore della cucina, dedicandosi con cura alla preparazione di piatti tipici della tradizione romana, Piero era il volto accogliente e attento che serviva ai tavoli. La loro collaborazione era un esempio di sintonia perfetta, capace di far sentire ogni cliente come a casa.

L’osteria, tuttavia, non era solo un luogo dove gustare sapori autentici: per Piero era un vero e proprio spazio di socialità e cultura. Convinto che la ristorazione dovesse andare oltre la semplice esperienza gastronomica, organizzava all’interno del locale eventi culturali come mostre fotografiche e presentazioni di libri. Queste iniziative rendevano l’Osteria un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove incontrarsi, scambiare idee e condividere passioni. Piero credeva fermamente nel potere dell’arte e della cultura come collante sociale, e con il suo locale ha saputo concretizzare questa visione.

La passione per la fotografia e il teatro

Parallelamente alla sua attività di ristoratore, Piero aveva sviluppato una carriera importante come fotografo artistico. Le sue fotografie, ricche di sensibilità e originalità, hanno varcato i confini italiani e raggiunto platee internazionali, grazie anche alle collaborazioni con prestigiose riviste estere. Il suo occhio attento e la capacità di catturare emozioni attraverso l’obiettivo gli hanno permesso di costruire un percorso artistico riconosciuto e apprezzato in ambito professionale.

Ma non finisce qui: Piero era anche un appassionato di teatro. A Serravalle ha fondato un gruppo amatoriale di spettacolo, mettendo in campo la stessa energia e passione che lo caratterizzavano in tutti i suoi progetti. Durante il periodo complicato della pandemia, quando le restrizioni sociali limitavano le possibilità di incontro, Piero non si è fermato: ha continuato a promuovere il teatro con iniziative innovative, coinvolgendo attori e spettatori in forme nuove di rappresentazione, dimostrando grande spirito di adattamento e amore per l’arte scenica.

La notizia della scomparsa si è diffusa ieri pomeriggio, innescando subito una lunga serie di ricordi e di saluti sul suo profilo social.

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