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Un vicino si lamenta per il rumore: Serravalle, niente Halloween alle Piane
Il Comitato organizzatore è amareggiato: «Tanti sforzi per organizzare qualcosa, poi…»

Un vicino si lamenta per il rumore: Serravalle, niente Halloween alle Piane. Il Comitato organizzatore è amareggiato: «Tanti sforzi per organizzare qualcosa, poi…»
Un vicino si lamenta per il rumore: Serravalle, niente Halloween alle Piane
Dopo anni di impegno, entusiasmo, passione e dedizione, arriva una notizia che a Serravalle fa discutere. Il Comitato carnevale di Piane non organizzerà la tradizionale festa di Halloween. E non solo. Anche la sede inaugurata di recente è in bilico, con la concreta possibilità che venga chiusa.
Una decisione tanto sofferta quanto simbolica, che non nasce da difficoltà pratiche o economiche, ma da una delusione più profonda e difficile da accettare: la mancanza di riconoscimento e il peso costante delle critiche.
Un clima di sfiducia e disapprovazione
Il Comitato, composto da volontari, ha scelto di rallentare, schiacciato non tanto dalla burocrazia, che pure non manca, quanto da un clima di sfiducia e disapprovazione che sembra accompagnare ogni iniziativa.
«Siamo stanchi, svogliati, amareggiati – ammette il presidente Alex Rorato -. Ci mettiamo l’anima, lavoriamo per mesi interi, spesso sacrificando il nostro tempo libero e le nostre famiglie, per organizzare eventi che portano vita, colore, allegria e socialità nel paese. Ma sembra non basti mai. Prima di prendere una decisione così importante ci siamo fermati a riflettere anche con i ragazzi più giovani e per ora saltiamo Halloween e poi vedremo…»
Il caso della Festa della birra
Uno degli episodi che più ha segnato il gruppo è stato quello della Festa della Birra in estate, dove, nonostante l’evento fosse autorizzato e svolto nel rispetto di tutte le normative, sono arrivate lamentele per la musica dal vivo.
«Parliamo di un solo pomeriggio all’anno – precisa Rorato –. Eppure, basta una sola persona che scrive al Comune e noi ci ritroviamo messi in discussione. Abbiamo incontrato anche l’amministrazione comunale che è stata pienamente collaborativa e gentile verso di noi. Purtroppo per non rischiare situazioni spiacevoli ci siamo attenuti a quanto richiesto dalla persona che aveva sporto il reclamo».
«Quindi abbiamo misurato i decibel e spostato il palco. Insomma una situazione davvero complessa. Senza contare le critiche per quella volta all’anno che si organizza qualcosa e dobbiamo transennare 50 metri la strada e qualcuno lamenta il fatto di non poter arrivare a casa direttamente in auto, ma deve fare un breve tratto a piedi».
Problemi anche per la sede
Non si tratta di casi isolati. La stessa sede del Comitato, che sorge dove fino a poco tempo fa c’era una officina meccanica, e viene mantenuta grazie a sforzi, investimenti e tanto lavoro, è diventata oggetto di critiche continue da parte di alcuni residenti. «Anche lì, commenti a non finire e anche quando facciamo le riunioni in sede c’è sempre l’occasione per trovare da dire – precisa Rorato -. Non capiamo il motivo».
Il problema, però, non è logistico o organizzativo. È un problema umano. I volontari, coloro che fanno vivere le manifestazioni, sono stanchi. E non perché manchi la voglia, ma perché manca il sostegno. Il risultato è un lento ma costante logoramento del morale e delle energie di chi, per anni, ha dato senza chiedere nulla in cambio. E ora, per la prima volta, pensa davvero di fermarsi. Niente Halloween, la tradizionale manifestazione per i bambini. Ma il rischio è che non sia l’unica festa a saltare.
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alessandro belviso
28 Ottobre 2025 at 12:47
ho impressione che è emersa un tendenza dei sindaci in generale a dar ascolto a lamentele con scarsità di motivazioni chiare ed oggettive, per questioni poi della durata di una giornata di divertimento per tutti (forse da qualcuno malinconico, peccato per lui) onde assecondare tali e dimostrarsi, al fine della propaganda, attenti alle esigenze dei propri cittadini (che è base banale e prospettica, per ottenere voti).
Invece, come mi sta capitando in altri Comuni, niente risposte per informazioni su atti, istanza pubblica…
PS
bloccata anche la storica corsa degli asini a Serravalle e, non è l’unica, con pretesti tutti da dimostrare.
Miki
3 Novembre 2025 at 12:04
A pensare male, i primi a non volere queste manifestazioni sono le amministrazioni comunali, per cui colgono la palla al balzo con la prima lamentela stupida di qualche sfigato…
Giovanni Sella
28 Ottobre 2025 at 19:44
La libertà degli altri di far baccano finisce esattamente dove inizia la libertà di qualcuno di non subire quel baccano. Per il palio degli asinelli sono d’accordo, perchè li è davvero il caso di smetterla di dare corda a certe associazioni nemiche della cultura e delle tradizioni.
Miki
3 Novembre 2025 at 12:06
…per qualcosa che avviene una volta l’anno e per poche ore?
Chi chiama le fdo dev’essere qualche troglodita che vive nelle caverne…