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A Portula ancora chiusi gli alloggi per disabili finiti tre anni fa

L’Associazione handicappati Valsessera sconcertata: «E’ una situazione assurda, vogliamo risposte».

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A Portula ancora chiusi gli alloggi per disabili finiti tre anni fa. L’Associazione handicappati Valsessera sconcertata: «E’ una situazione assurda, vogliamo risposte».

A Portula ancora chiusi gli alloggi per disabili finiti tre anni fa

Verranno attivati i mini appartamenti per persone disabili autosufficienti all’interno della comunità alloggio L’Albero di frazione Masseranga a Portula? E quando? E’ quello che vorrebbero sapere in molti, a partiere dall’Associazione handicappati Valsessera, che anni fa aveva dato vita alla prima parte del progetto. A gestire la comunità alloggio è oggi la cooperativa Anteo per conto dell’Unione montana Valsesia.

Una storia, quella dei nuovi mini alloggi, che sembra non avere delle risposte. Nel dicembre del 2021 era stato inaugurato il piano terra, che un tempo era utilizzato dalla scuola dell’infanzia, che ora si è trasferita a Granero. L’area è stata ristrutturata e messa a norma con la realizzazione di cinque posti e di due mini appartamenti per persone disabili autosufficienti. Ma da quella data nulla è partito e la porta è rimasta chiusa. E’ invece attiva la parte più “vecchia” della comunità alloggio.

Gli interrogativi degli utenti

A farsi delle domande e chiedere risposte sono Laura Ugo, segretaria dell’Associazione handicappati Valsessera e Tina Massa, mamma di Luana che in quei mini alloggi vorrebbe trasferirsi.

«Non capiamo – spiega Laura Ugo – che cosa blocchi l’apertura. Non abbiamo delle risposte dagli organi preposti, non capiamo quali siano le difficoltà e perché dopo l’inaugurazione siano passati degli anni. Non sono polemiche le nostre, ma vogliamo fare chiarezza. Sono stati spesi soldi di cittadini, industrie, associazioni, della Regione. Non penso che non ci siano cinque persone disabili autosufficienti in tutto il territorio. E allora perché non si apre? Perché non ci sono risposte concrete su questo progetto?» Domande che l’associazione si era posta già in altre occasioni in passato.

Le speranze dopo l’inaugurazione

L’inaugurazione aveva unito enti, mondo del volontariato, operatori, ospiti e cittadini. Un traguardo importante che era stato portato avanti grazie alla volontà dell’Associazione handicappati Valsessera, di Lina Crisopulli e Italo Marchi che sono scomparsi, degli attuali responsabili, dei benefattori e delle tante persone che per anni hanno lavorato a questo importante progetto per il territorio. I locali sono curati nei dettagli e denotano l’amore messo nell’allestirlo e la professionalità di chi ha scelto come dovevano diventare questi ambienti.

«Per me è un motivo di preoccupazione – spiega Massa –. I mini alloggi sono una possibilità. Un concreto “dopo di noi” ed è per questo che è nato il progetto, per dare un posto dove stare a chi non può rimanere da solo anche se è autosufficiente. Quando non ci saremo più almeno sapremo che mia figlia sta bene ed è seguita. Non è un pensiero di poco conto e non trovo giusto che questi mini alloggi rimangano chiusi… Prima di realizzare un’opera del genere saranno state fatte delle ricerche per capire le necessità. Vorrei solo avere delle risposte».

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