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Avis Valdilana, 140 donazioni per Claudio Bruscagin
Il volontario è stato premiato con il distintivo in oro con diamante dall’Avis.

Avis Valdilana, 140 donazioni per Claudio Bruscagin. Il volontario è stato premiato con il distintivo in oro con diamante dall’Avis.
Avis Valdilana, 140 donazioni per Claudio Bruscagin
Un distintivo in oro con diamante: è stato questo il premio conferito a Claudio Bruscagin dall’Avis di Valdilana nel corso della consueta “Giornata del donatore”. Un’attestazione importante che è la massima onorificenza per chi ha effettuato più di 100 donazioni e termina la sua “carriera” di donatore.
Claudio Bruscagin, classe 1965, vive a Coggiola con la sua famiglia e dona il sangue da quando ha 18 anni. Fa parte dell’Avis di Valdilana. «Ho donato per molti anni – spiega l’uomo – ho dovuto smettere perché ho subito un’operazione e, prendendo alcuni farmaci, non posso più. Avrei continuato volentieri, ma ho effettuato circa 140 donazioni ed è stata una scelta importante quella di far parte dell’Avis».
Una tradizione di famiglia
L’uomo ricorda con affetto la sua prima volta a Biella in compagnia dei fratelli. «La nostra – continua Bruscagin – è una famiglia legata all’Avis, anche alcuni miei nipoti sono iscritti. Appena ho compiuto 18 anni sono andato all’ospedale di Biella per la donazione, con gli altri miei quattro fratelli. Donavamo tutti».
«Il medico ci ha guardati e ha detto: “In cinque? Tutti Bruscagin?”. Ricordo queste domande e il suo stupore. Da allora non ho mai smesso, iscrivendomi all’Avis di Trivero ora Valdilana. Mi è sembrata una scelta importante da fare. Sapevo che avrei fatto qualcosa per gli altri, qualcosa di giusto. Ho continuato sino a quando ho subito un’operazione».
Bruscagin è contento del riconoscimento ricevuto, nel 2022 era stato il fratello Validio a ricevere il distintivo in oro con diamante.
Una scelta convinta
«E’ una scelta – conclude l’uomo – che ho fatto con convinzione e sono davvero onorato e contento del premio. Non ho mai fatto fatica e non è mai stato un peso, anzi. Ho anche avuto modo di conoscere tante persone al quale sono diventato amico. Bisognerebbe donare il sangue e invito chi può a farlo. È un bel gesto che dà un aiuto a chi ne ha bisogno e poi lo consiglierei anche perché si è sempre controllati con i vari esami. Per me è stato davvero un bel cammino che rifarei».
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