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Coggiola ricorda Ugo Mazzone con un aperitivo al “XX Settembre”
Tanti amici del paese si sono ritrovati per una serata dedicata allo storico gestore morto a gennaio.
Coggiola ricorda Ugo Mazzone con un aperitivo al “XX Settembre”. Tanti amici del paese si sono ritrovati per una serata dedicata allo storico gestore morto a gennaio.
Coggiola ricorda Ugo Mazzone con un aperitivo al “XX Settembre”
“Remember XX Settembre” per ricordare con affetto il titolare Ugo Mazzone, scomparso a fine gennaio di quest’anno. A Coggiola i clienti storici del locale si sono ritrovati venerdì sera per un aperitivo e per stare insieme pensando ad un amico. Sì, perché Ugo, con la sua cordialità e simpatia, è stato un punto di riferimento per tanti. Ora il bar è gestito dalla figlia Marina.
«Non è stato un momento istituzionale – spiega il vice sindaco Laura Speranza – ma tra amici. L’idea è venuta da Luigi Bergando e Giancarlo Romano che hanno attivato una rete di contatti e così ci siamo ritrovati al “Venti” davvero in tanti. Quando è arrivata la moglie Emilietta c’è stato un momento di commozione e abbiamo brindato tutti insieme in ricordo di Ugo. Nel bar sono passate generazioni e per noi, in gioventù, è stato un punto di ritrovo, a lo è ancora oggi. Alla serata hanno partecipato anche clienti storici provenienti da Milano, perché l’affetto per lui è rimasto. È stata una serata speciale dove ci sono stati tanti ricordi, aneddoti. Un modo bello per stare insieme».
Una vita nello storico bar del paese
Ugo, che è scomparso all’età 86 anni, è stato dietro al bancone del bar e a quello dei gelati per decenni. Un’intera vita nel suo locale in piazza davanti alla chiesa parrocchiale, che è un pezzo di storia per Coggiola. Il bar XX Settembre infatti fu fondato dal nonno di Ugo, Serafino, nel lontano 1921. In origine era in via Garibaldi, nei pressi delle scuole.
Poi si era trasferito sotto i portici dove c’è il tabacchino, e infine, dal 1961, si trova in piazza Bartolomeo Sella. Il papà Aldo aveva poi lasciato a Ugo e alla moglie Emilietta, sposata nel 1968, l’attività a conduzione familiare.
Un locale aperto più di un secolo fa
Era stato anche premiato, lo scorso anno, dal Comune di Coggiola per i cento anni di attività del bar. In quell’occasione aveva detto: «Anni fa era chiaramente diverso, c’erano le fabbriche aperte, movimento, il mercato, i ragazzi che riempivano le scuole. Abbiamo vissuto il boom economico e per me, in quegli anni, Coggiola era la capitale d’Italia. Siamo contenti di questo lavoro che ci ha dato da vivere. Abbiamo conosciuto tante persone che sono diventate clienti affezionati e a cui sono legato».
E sono proprio stati quei clienti affezionati a non averlo dimenticato e ad aver pensato a lui ritrovandosi insieme.
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