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Morto dopo un incidente in bici, lutto anche a Valdilana

Giovanni Correale aveva vissuto a lungo a Valle Mosso, il padre era stato segretario comunale.

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Morto dopo un incidente in bici, lutto anche a Valdilana. Giovanni Correale aveva vissuto a lungo a Valle Mosso, il padre era stato segretario comunale.

Morto dopo un incidente in bici, lutto anche a Valdilana

Un lutto che tocca anche Valdilana: non ce l’ha fatta Giovanni Correale, 84enne di Occhieppo Inferiore che una settimana fa era rimasto coinvolto in un grave incidente mentre viaggiava in sella alla propria bici. Il pensionato, ex dirigente del settore tessile, è morto poco dopo l’arrivo in ospedale.

L’uomo aveva vissuto a lungo a Valle Mosso, il papà Raffaele infatti era stato segretario comunale negli anni Sessanta, proprio nel pieno della tragedia dell’alluvione del 1968. A Giovanni Correale sono state fatali le conseguenze dell’impatto tra la sua bici e la Ford Ecosport condotta da una donna. La tragedia si è consumata a Sandigliano, lungo la provinciale che conduce a Vergnasco. Correale, la cui famiglia era originaria di Foggia e si era trasferita nel Biellese negli anni Cinquanta, ha lasciato nel dolore la moglie e i figli Enrico e Roberta.

Il ricordo del figlio

Proprio il figlio ha condiviso su Facebook un commovente ricordo del padre. «Papà era un giocatore di carte formidabile: vinceva sempre. Non saprei dire se fosse tutta bravura o se barasse anche un po’… chissà. Ma soprattutto papà era un “fenomeno”. Aveva una mente brillante e un fisico eccezionale, giocava ogni settimana a tennis e andava in bici con qualsiasi meteo. Da qualche anno aveva abbandonato la bicicletta da corsa e la mountain bike, accettando il compromesso di quella a pedalata assistita».

«Che io sappia questo è l’unico compromesso con cui sia sceso a patti nella sua lunga vita. Papà è sempre stato un grande sportivo: in gioventù tirava di boxe e calciava il pallone sui campi spelacchiati del convitto biellese. In età adulta, tennis e ciclismo furono le sue passioni intransigenti. Ha avuto una vita di successi: è stato dirigente in grandi gruppi tessili e ha girato tutto il mondo (parlava 5 lingue), ha avuto una bellissima famiglia e ad agosto avrebbe festeggiato 57 anni di matrimonio con la mia mamma».

La famiglia

«Ha cresciuto due figli, una nipote e una pronipote senza che mai nulla ci venisse a mancare. Ci ha educati all’etica del lavoro e del rispetto delle persone e delle regole. Noi siamo stati molto fortunati con lui, anche se non sempre ci siamo trovati d’accordo con le sue idee. Si dice che l’esistenza umana non sia altro che un viaggio verso la fine ma a noi cattolici piace pensare che ci sia un “dopo”: in quel dopo, sappiatelo, lui sta mischiando le carte e tenendo d’occhio cosa succede al Foro Italico…»

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