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Trivero piange Marino Marone, ultimo gestore di Stavello

Maestro di sci, aveva aperto la locanda poi distrutta dal fuoco nel 2009. Aveva 80 anni.

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Trivero piange Marino Marone, ultimo gestore di Stavello. Maestro di sci, aveva aperto la locanda poi distrutta dal fuoco nel 2009. Aveva 80 anni.

Trivero piange Marino Marone, ultimo gestore di Stavello

Si celebra domani, martedì 11 novembre, a Trivero il funerale di Marino Marone Aunet, grande appassionato di sci e storico gestore dell’albergo ristorante di Stavello. L’uomo è morto domenica a 80 anni dopo qualche mese di una malattia che ne aveva via via compromesso l’autonomia. In zona era conosciutissimo, soprattutto a chi frequenta le montagne dell’Oasi Zegna. Le esequie si tengono alle 10 nella chiesa di Matrice.

Per molti anni era stato maestro di sci, lavorando in varie località dell’Italia del Nord e anche all’estero. Fu anche bravo specialista a sua volta, portando a casa qualche risultato importante.

L’avventura di Stavello

Negli anni Novanta aveva poi preso la gestione della locanda di Stavello, quella che dominava l’ampio piazzale un tempo sede dei campi di bocce. E all’interno aveva creato un vero e proprio museo dello sci d’epoca. Era una sorta di mostra permanente dove era possibile trovare alcuni pezzi d’epoca, ricordi della sua gioventù e testimonianze di una passione che era stata la sua principale ragione di vita (assieme al mare, altro suo grande amore).

E in effetti era qualcosa di assolutamente unico nel suo genere. Vecchi sci e scarponi, oltre a racchette erano appesi sul muro del locale incuriosendo i clienti. Era riuscito a recuperare l’attrezzatura da sci alpino e di fondo che utilizzavano i pionieri. Ma non solo sci: con il passare degli anni Marino aveva raccolto anche altre antichità, dalle chiavi ai verri da stiro alle attrezzature degli artigiani e dei margari.

L’incendio del 2009

Purtroppo nel marzo 2009 la storica locanda andò a fuoco di notte mentre lui era in vacanza. Le operazioni di spegnimento dell’incendio andarono avanti per ore: la struttura era quasi tutta in legno e praticamente non si salvò nulla. Anche buona parte dell’attrezzatura storica andò completamente distrutta dalle fiamme.

E da allora lo stabile non venne più ricostruito lasciando così anche un vuoto a Stavello. Marino Marone proseguì la sua attività altrove aiutando anche per un periodo la sorella Maria Teresa, anche lei impegnata nel mondo della ristorazione al Bocchetto Sessera. Ultimamente viveva in frazione Castello, accudito dai familiari.

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