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Due partite in 13 mesi: calcio giovanile in ginocchio

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calcio tornano

Due partite in 13 mesi: calcio giovanile in ginocchio.  La triste realtà dei ragazzi dell’Under 17 della Dufour Varallo è la stessa di tanti altri giovani (si stima che i tesserati siano 830mila) e di altre squadre di calcio giovanile in Italia, tutte bloccate dall’emergenza Covid-19.

 Due partite in 13 mesi: calcio giovanile in ginocchio

Michele Biolcati, ex centrocampista del Borgosesia, è l’allenatore della squadra varallese, in cui gioca anche il figlio Tommaso, studente al liceo scientifico. «Purtroppo – racconta il mister papà – quello che stiamo vivendo è un momento deleterio, soprattutto per i ragazzi. E’ giusto che la salute debba venire prima di tutto, ma penso che le cose avrebbero potuto essere gestite meglio, nel calcio come nella scuola. Molti giovani non possono fare attività sportiva, che a questi livelli rappresenta soprattutto uno svago, ma si vedono comunque in giro nelle piazze e nelle strade. A livello prettamente agonistico, questi ragazzi hanno perso un anno mezzo nel loro percorso di crescita che sarà poi difficile da recuperare, quando si troveranno a dover affrontare avversari più grandi».

Allenamenti

Ma oltre a non poter giocare le partite di campionato, per diversi mesi non è stato possibile neppure allenarsi: «Dovremmo riprendere a fare qualcosa nei prossimi giorni – riprende Biolcati – dopo il passaggio in zona arancione. Dopo lo stop al campionato avevamo ripreso a febbraio con un allenamento settimanale, ma con tutte le limitazioni imposte dai protocolli non era certo facile. A parte l’aspetto logistico, legato all’impossibilità di fare lo docce negli spogliatoi, erano vietate le partitelle, i giochi di squadra e il contatto fisico. Le sedute erano impostate soprattutto sul miglioramento a livello tecnico individuale e gli esercizi proposti in un’ora e mezza di attività era pesanti sia per i ragazzi che per l’allenatore».

Ripartire

In questi giorni si parla finalmente di ripartire anche con il calcio, riportando magari un po’ di pubblico sugli spalti: «Spero che per la prossima stagione si possa riprendere a pieno ritmo, naturalmente con le dovute precauzioni per limitare il contagio. Sarà come ripartire dopo una lunga vacanza tecnica, in cui il percorso di crescita di tanti giovanissimi si è interrotto. Ed è uno scotto che inevitabilmente pagheranno quando si troveranno a giocare i campionati di categoria superiore».

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