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Lorenzo Michelini stella valsesiana del rugby

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Lorenzo Michelini veste ancora la maglia azzurra: «Un sogno diventato realtà».

Lorenzo Michelini: un momento d’oro

Un successo dopo l’altro per Lorenzo Michelini: prima i Mondiali Under 20 con la maglia della Nazionale, poi l’ingaggio da parte dei campioni d’Italia del Rugby Calvisano. Il giovane di origine valsesiana (classe 2000, 112 chili per 184 centimetri come riportano gli annali) ha appena archiviato la kermesse iridata in Argentina ed è già pronto a rituffarsi nella nuova esperienza con i bresciani, detentori dello scudetto della palla ovale. Insieme ai compagni della Nazionale è riuscito a conquistare la permanenza nell’elite mondiale grazie alle vittorie ottenute contro Scozia e Georgia dando un contributo importante alla causa: «Quella del Mondiali è stata un’esperienza bellissima – racconta il pilone azzurro, che vive con la famiglia a Sandigliano – , vestire la maglia azzurra nello sport che ami è un sogno. Per me è diventato realtà e scendere in campo per difendere i colori dell’Italia è stata un’emozione indescrivibile». Michelini, una delle speranze del rugby italiano, non era alla sua prima esperienza in Nazionale, con cui aveva già partecipato al Sei Nazioni Under 18 e Under 20.

Colpo di fulmine

Come tanti ragazzi, anche Michelini aveva iniziato a giocare a calcio: «Ho fatto qualche partita nelle giovanili della Fulgor Ronco Valdengo – riprende Michelini – , poi mi sono stufato e ho smesso. Qualche anno dopo un amico di mio padre mi ha chiesto se volessi provare col rugby, ho iniziato e mi è subito piaciuto tantissimo. E adesso eccomi qua, pronto per giocare nella squadra campione d’Italia, che è anche quella per cui faccio il tifo. Spero di farmi onore, ma non mi sento di fare proclami, impossibile prevedere cosa mi riserverà il futuro». Michelini ha iniziato a giocare nel Biella Rugby e ha frequentato nella passata stagione l’accademia intitolata a Ivan Francescato a Remedello, una sorta di piccola università del rugby. Anche se è spesso lontano da casa, però, i contatti con i suoi famigliari sono costanti: «Nonna Tina di Borgosesia, in particolare, è una mia grandissima tifosa – rivela – , ma anche tutti gli altri sono miei fan accaniti, a cominciare da mio fratello Matteo».

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