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Meo Sacchetti valsesiano “ad honorem” guida il basket alle Olimpiadi
Meo Sacchetti valsesiano “ad honorem” guida il basket alle Olimpiadi. Ilvalsesiano (anche se d’adozione) delle Olimpiadi di Tokyo ha già rotto il ghiaccio.
Meo Sacchetti
Romeo Sacchetti, commissario tecnico della Nazionale italiana di basket, l’altro giorno ha guidato gli azzurri nella prima vittoria a Giochi dopo ben 17 anni: battuta la Germania con il punteggio di 92-82 grazie a un finale di partita esaltante, che ha fatto dimenticare qualche difficoltà iniziale.
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Match
E come già nel match epico contro la Serbia, anche in Giappone si è vista subito la pallacanestro amata dal grande Meo (da giocatore argento olimpico nel 1980 a Mosca) e fatta di azioni spumeggianti e sfrontatezza. Con il successo contro gli storici rivali tedeschi, l’Italia ha fatto un grande passo avanti verso la qualificazione al secondo turno. Per centrarla, però, bisogna battere anche l’Australia mercoledì (alle 10.20 italiane) e la Nigeria sabato (alle 6.40). Se il buongiorno si vede dal mattino, il cammino potrebbe essere ancora piuttosto lungo. Lo sperano tutti i tifosi del basket italiano e soprattutto i tanti ragazzini che hanno avuto Sacchetti come direttore tecnico dei camp di minibasket di Scopello e Piode, un’avventura che l’attuale commissario tecnico azzurro ha condiviso per anni insieme a Osvaldo Gagliardini. E in Valsesia, a Varallo, Sacchetti ha portato spesso anche le sue squadre di club (da Castelletto, a Sassari, a Cremona) per giocare amichevoli o svolgere la preparazione pre-campionato
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